Selma: la protesta "Black Lives Matter" che ridusse le possibilità del film agli Oscar
Dopo la morte di Eric Garner nel 2014, il cast di Selma decise di protestare: una scelta che costò qualche possibilità agli Oscar
La cosa non fu vista di buon occhio ai "piani alti", come raccontato dal protagonista del film David Olyelowo in occasione di una recente intervista:
Ricordo che alla premiere di Selma indossammo delle magliette con su scritto "Non respiro" per protesta. Membri dell'Academy chiamarono lo studio e i produttori dicendo: "Ma come si permettono? Perché spargono M-E-R-D-A? e anche: "Non voteremo quel film perché quella non era la sede per fare una cosa simile".
È uno dei motivi per cui il film non ottenne i risultati sperati e diede vita a #OscarsSoWhite. Usarono il loro privilegio per rifiutare un film sulla base delle loro convinzioni.
'Selma' cast and crew wear 'I can't breathe' shirts to premiere: http://t.co/EUut82J4gs pic.twitter.com/337UoP3LFr
— Entertainment Weekly (@EW) December 15, 2014
La regista ha poi confermato il racconto dell'attore.
Alla fine il film ottenne due candidature e vinse un Oscar per la miglior canzone.
Questa la sinossi:
Ambientato negli Stati Uniti, durante la presidenza Johnson, il film racconta la marcia di protesta che ebbe luogo nel 1965 a Selma, Alabama. Guidata da un agguerrito Martin Luther King, questa contestazione pacifica aveva lo scopo di ribellarsi agli abusi subiti dai cittadini afroamericani negli Stati Uniti e proprio per la sua natura rivoluzionaria venne repressa nel sangue.