Secret Wars, Noelle Stevenson: Perché i miei Runaways non sono quelli di Vaughan

In Secret Wars arrivano anche i nuovi Runaways di Noelle Stevenson: sempre una squadra di teenager ribelli, stavolta nei confronti di una spietata scuola

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Il concetto di “ribellione adolescenziale” forse non trovava nei fumetti supereroistici incarnazione più esplicita dei Runaways, la serie creata da Brian K. Vaughan e Adrian Alphona del 2003 dove i teenager del supergruppo di turno erano accomunati dall’insolita caratteristica di avere per genitori dei famigerati supercriminali.

Nonostante queste premesse intriganti e alcuni buoni spunti narrativi, la serie originale dei Runaways non ebbe vita longeva, e anche se il gruppo continuò a fare capolino successivamente in varie testate, specialmente quelle a tema Avengers, la loro corsa sembrava essersi esaurita nel 2009.

Ma mai dire mai: la fine dell’Universo Marvel può significare l’inizio di nuove avventure per molti protagonisti “dimenticati”, e questo è il caso dei Runaways, o quantomeno di una loro nuova incarnazione. Il prossimo giugno, nel pieno infuriare delle nuove Secret Wars, Noelle Stevenson e Sanford Greene consentiranno a una versione del gruppo di imperversare su Battleworld, che funge da scenario per l’evento. Ecco quanto ha rivelato in merito la Stevenson nel corso di un’intervista a Comic Book Resources.

Runaway #1, copertinaLa storia non è ambientata in uno specifico dominio di Battleworld. Anzi, ne visiteremo molti. Potremmo dire che la sede del gruppo è situata nella capitale di Battleworld, su cui temo di non poter rivelare niente.

Posso invece dire che molti di questi personaggi provengono dagli angoli più disparati del pianeta e che sono considerati i migliori e i più potenti dei loro domini... quindi c’è una vera e propria mescolanza di culture, se vogliamo.

Quasi tutti i personaggi sono dei teenager già famosi nell’Universo Marvel, ma in questa occasione saranno un po’ diversi. Sebbene in passato abbiano fatto parte di molte squadre diverse, il team di questa occasione è completamente nuovo, del tutto originale, e ogni membro sarà chiamato a svolgere un ruolo che probabilmente prima non aveva mai svolto.

Informalmente l’ho battezzato il Breakfast Club, perché è un gruppo i cui membri non deciderebbero mai di frequentarsi in circostanze normali (anzi, in certi casi si odierebbero cordialmente) ma devono collaborare assieme per sopravvivere e scopriranno che hanno in comune più di quanto credevano.

Runaway character sketch 3Come molte altre scuole di, ehm, giovani dotati, questa raduna ragazzi eccezionali provenienti da ogni angolo e li prepara a diventare i guerrieri e i leader del futuro. Ma a differenza delle altre scuole, questa ha intenzione di utilizzare questa generazione perfetta per scopi nefasti e la sta plasmando a tale scopo. Viene posta molta enfasi sul fatto di dimostrarsi i più forti e di imporre la propria superiorità a qualsiasi costo: aggressività, competitività, mancanza di scrupoli e obbedienza vengono premiati, quindi alcuni dei ragazzi sono in condizioni disastrose.

L’idea originale era di utilizzare questa organizzazione corrotta che ha cresciuto un’intera generazione di ragazzi immergendoli completamente nei suoi dogmi e nella sua propaganda per renderli completamente devoti alla causa, per poi vedere i ragazzi ribellarsi a tutto questo. Presto capiscono che la visione del mondo che è stata loro proposta per tutta la vita non è né giusta né buona, si guarderanno intorno e cominceranno a chiedersi: “Quindi in realtà noi siamo i cattivi?” È diverso dallo scoprire che i propri genitori sono dei criminali, ma all’atto pratico non poi così tanto. Si tratta comunque di rivalutare come sei stato cresciuto e coloro che ti hanno cresciuto e decidere se ciò che vuoi essere veramente si conforma a quella visione oppure no.

Ovviamente desidero accontentare tutti coloro che amano questi personaggi, ma c’è anche un forte desiderio di reinventare. Non dovete aspettarvi una riproposizione diretta de vecchi Runaways: questo è un nuovo capitolo. Runaways è stato emozionante perché era qualcosa di nuovo e di sorprendente, e spero di riuscire a mia volta a piegare le regole nel costruire una storia di supereroi Marvel diversa da tutte le altre.

Fonte: CBR

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