Secret Wars: la critica sociale degli X-Men di E is for Extinction

Critica sociale e conflitti generazionali: i temi essenziali dei Nuovi X-Men di Grant Morrison tornano anche nell'E is for Extinction di Chris Burnham

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Spoiler Alert
Ora che il sipario si è alzato su uno dei domini più intriganti di Battleworld, Mutopia dove vivono e si muovono i mutanti di E is for Extinction, è giunto il momento di saperne di più sugli artefici di questo sequel virtuale dell’acclamato X-ciclo di storie creato più di dieci anni fa da Grant Morrison.

A ricevere la sua staffetta sono Chris Burnham e Dennis Culver, che sottoposti alle domande dei lettori sulle pagine della rubrica X-Position di Comic Book Resources hanno rivelato vari dettagli interessanti sul futuro e sui temi principali di questa serie:

E is For Extinction #1Burnham: Una delle idee che avevo avuto in principio era fare in modo che la mutazione secondaria di Bestia amplificasse drasticamente la sua dismorfia e alla fine lo trasformasse in una donna. Ma non c’era lo spazio giusto per farlo: una trama del genere avrebbe dovuto occupare una storia completa, e non essere soltanto un evento malandrino in mezzo a un’altra storia. Ma il tema delle mutazioni secondarie non è dimenticato. Ho sempre presunto che la mutazione secondaria emergesse alla fine dei venti anni o all’inizio dei trenta... Presumo che Becco e il resto della banda svilupperanno le loro mutazioni secondarie se riusciranno a sopravvivere fino ad allora. La mutazione secondaria di Scott fa di lui un telecomando vivente... in senso letterale e metaforico. È in grado di cambiare canali e di cambiare le menti.

Un aspetto su cui invece abbiamo voluto e potuto soffermarci è quello della critica sociale. Gli U-Men, per esempio, sono una metafora delle appropriazioni culturali. Tutti vogliono i poteri mutanti più spettacolari senza dover affrontare o riflettere sul tema di molti decenni di oppressione. Abbiamo recuperato molti dei temi che caratterizzavano il ciclo di storie originale, anche perché si tratta di questioni ancora rilevanti al giorno d’oggi.

Credo che il gap generazionale sia onnipresente, e che sia una proprietà intrinseca dell’evoluzione sociale dell’umanità. Rifiutare l’ideologia dei tuoi genitori e capire da soli come funzionano le cose è utile per impedire che le cattive idee possano radicarsi troppo, per assicurarsi che si diano meno cose possibili per scontate e che tutto venga esaminato a dovere.

Culver: Quali sono i rapporti tra Mutopia e il resto del mondo? Destino viene menzionato in alcune occasioni, ma non è una presenza rilevante in questa storia. I nostri X-Men hanno già abbastanza problemi senza di lui, grazie mille! Tuttavia, man mano che la storia si sviluppa, i lettori scopriranno cose che potrebbero influenzare Battleworld in modo drastico, se nessuno interverrà. Abbiamo comunque deciso di realizzare una storia più autoconclusiva possibile, vorremmo che i lettori potessero leggerla tra cinque o dieci anni come un’ipotetico sequel in stile Elseworld al ciclo di Morrison e Quitely senza preoccuparsi di avere le coordinate GPS di Battleworld per godersela.

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Fonte: CBR

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