Sean Penn voleva distruggere i suoi Oscar dopo lo schiaffo di Will Smith: "Non sarebbe successo con Zelenskyy"

Sean Penn presenta il suo documentario Superpower dedicato al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy e parla a ruota libera

Redattore per badtaste.


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Variety ha dedicato una lunga intervista a Sean Penn in vista della presentazione al TIFF del suo documentario "Superpower" dedicato al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy.

Nel corso della chiacchierata, l'attore ha ricordato gli Oscar 2022 e si è innervosito particolarmente ripensando alla decisione dell'Academy di rifiutare un intervento di Zelenskyy:

I produttori degli Oscar pensarono: "Oh, non è un intervento abbastanza spensierato". E sapete cos'hanno avuto in cambio alla fine? Will Smith.

Su Smith ha poi aggiunto:

Non conosco Will Smith, l'ho incontrato solo una volta e mi è sembrato molto simpatico. È stato così bravo, caz*o, in King Richard. E allora perché caz*o ti sei sputato addosso e sulle altre persone con questa caz*ata immensa? Perché sono finito in prigione, caz*o, per una cosa che hai appena fatto tu? E tu sei ancora lì seduto? Perché ve ne state tutti ad applaudire un uomo mai caduto così in basso?

Ha poi aggiunto:

Questa puttan*ta non sarebbe successa con Zelenskyy. Will Smith non si sarebbe alzato da quella sedia per partecipare a un atto di stupida violenza. Non sarebbe mai successo.

Dopo quanto accaduto, ha spiegato, avrebbe voluto distruggere i suoi Oscar:

Ho pensato: "Che caz*o". Preferisco darli all'Ucraina, possono fonderli e trasformarli in proiettili da usare contro i russi.

L'attore ha affrontato l'argomento scioperi a Hollywood, adirandosi per il desiderio dei grandi studi di acquisire le voci e le fattezze degli attori per usarle a proprio piacimento attraverso l'intelligenza artificiale:

Ok, vuoi uno scan della mia faccia, della mia voce e tutto il resto. Va bene, sai cosa credo sia giusto? Voglio quello di tua figlia, perché voglio creare una sua replica virtuale, invitare i miei amici a casa per fare tutto ciò che desideriamo a una festa virtuale. Puoi guardare nella macchina da presa e dire che credi sia una cosa fote?

Ha poi concluso:

Non è iuna questione di business. È una proposta indecente. Proporre qualcosa del genere e non affrontarne le conseguenze è un insulto. Parliamo di pura assenza di morale.

Cosa ne pensate delle parole di Sean Penn? Ditecelo nei commenti!

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