Sean Astin parla della scena del Signore degli Anelli che gli ha fatto sudare le proverbiali sette camicie

Sean Astin continua a regalare aneddoti di lavorazione de Il Signore degli Anelli: questa volta tocca a una scena particolarmente ostica...

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Anche se la release dell'edizione 4k del Signore degli Anelli è stata funestata, in Italia, dalla scarsità di copie disponibili e da alcune fastidiose magagne nella traccia italiana della Compagnia dell'Anello (ECCO TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE), dall'America continuano ad arrivare dal press tour home video le interessanti dichiarazioni di Sean Astin, l'indimenticabile Samvise Gamgee cinematografico.

Da Cinemablend giungono degli aneddoti circa l'interazione coi "mostri invisibili" sul set, che sarebbero poi stati aggiunti in fase di post-produzione, e su una scena che ha fatto faticare parecchio Sean Astin, ovvero quella della lotta fra Sam e il temibile (e decisamente fuori scala) ragno Shelob.

Quando abbiamo cominciato le riprese, l'approccio generale del settore per le creature da realizzare grazie al green screen era dettato da Jurassic Park. Era Sam Neill che s'interfacciava con la pallina da tennis su un bastone. "Ok, la palla da Tennis è il T-Rex". Alla fine riesci davvero a focalizzarti su quella X fatta col nastro adesivo, sulla palla da tennis e, ai miei occhi, diventavano davvero Gollum, il ragno o il Troll di caverna. Per me era davvero motivo d'orgoglio. Ci credevo davvero e riuscivo a interpretare una scena con un Troll, che viveva proprio lì nella mia mente.

Le cose, come spiegato da Sean Astin, si sono complicate in seguito:

Spesi una settimana con uno dei registi di seconda unità, Jeff Murphy, lavorando alla scena di lotta con Shelob. E fu estenuante. Avevo questo zaino addosso, mi giravo e rigiravo a terra. Non so cosa successe, ma ero stanco. Faceva male, sai? Ma siamo andati avanti a girare. Quando stavamo facendo i pick-up non riuscivo a vedere il ragno. La macchina da presa si avvicinava, recitavo la mia battuta. Ma non riuscivo a vedere la creatura. Riuscivo a immaginarmi un festival cinematografico. Gli Oscar. Potevo immaginarmi la cover di Vanity fair che avevamo fatto. Il film era dappertutto ed era diventato un fenomeno culturale. Ed io ero contrariato da me stesso perché non riuscivo a vedere il ragno. Poi, alla fine, ce l'ho fatta. E spero che si veda sul grande schermo

Cosa ne pensate di questo aneddoto sulla lavorazione del Signore degli Anelli raccontato da Sean Astin? Ditecelo nei commenti!

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