Sean Astin parla della scena del Signore degli Anelli che gli ha fatto sudare le proverbiali sette camicie
Sean Astin continua a regalare aneddoti di lavorazione de Il Signore degli Anelli: questa volta tocca a una scena particolarmente ostica...
Quando abbiamo cominciato le riprese, l'approccio generale del settore per le creature da realizzare grazie al green screen era dettato da Jurassic Park. Era Sam Neill che s'interfacciava con la pallina da tennis su un bastone. "Ok, la palla da Tennis è il T-Rex". Alla fine riesci davvero a focalizzarti su quella X fatta col nastro adesivo, sulla palla da tennis e, ai miei occhi, diventavano davvero Gollum, il ragno o il Troll di caverna. Per me era davvero motivo d'orgoglio. Ci credevo davvero e riuscivo a interpretare una scena con un Troll, che viveva proprio lì nella mia mente.
Spesi una settimana con uno dei registi di seconda unità, Jeff Murphy, lavorando alla scena di lotta con Shelob. E fu estenuante. Avevo questo zaino addosso, mi giravo e rigiravo a terra. Non so cosa successe, ma ero stanco. Faceva male, sai? Ma siamo andati avanti a girare. Quando stavamo facendo i pick-up non riuscivo a vedere il ragno. La macchina da presa si avvicinava, recitavo la mia battuta. Ma non riuscivo a vedere la creatura. Riuscivo a immaginarmi un festival cinematografico. Gli Oscar. Potevo immaginarmi la cover di Vanity fair che avevamo fatto. Il film era dappertutto ed era diventato un fenomeno culturale. Ed io ero contrariato da me stesso perché non riuscivo a vedere il ragno. Poi, alla fine, ce l'ho fatta. E spero che si veda sul grande schermo
Cosa ne pensate di questo aneddoto sulla lavorazione del Signore degli Anelli raccontato da Sean Astin? Ditecelo nei commenti!