Se il virus desse super poteri: Straczynski e Deodato Jr. presentano Resistance

J.M. Straczynski e Mike Deodato Jr. presentano al pubblico Resistance, la serie che lancia l'universo narrativo della AWA

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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C'è Joe Michael Straczynski, assieme al suo sodale Mike Deodato Jr., a rispondere alle domande di Comic Book Resources riguardo il debutto di Resistance, ovvero la serie che rappresenta l'atto narrativo di fondazione di AWA, la casa editrice fondata da Axel Alonso e Bill Jemas.

Della natura e dei titoli proposti da Artist, Writers & Artisans vi abbiamo già detto. In questo caso, invece, Straczynski e Deodato Jr. si addentrano nella natura della loro opera, che, pur essendo stata ideata ben prima della pandemia da Covid-19, è imperniata su un virus.

Ecco le loro dichiarazioni più interessanti riguardo al debutto, con cui sperano di lanciare un nuovo, ma soprattutto innovativo, universo narrativo supereroistico, che sia rivale e alternativo rispetti a quelli DC Comics, Marvel e di ogni altra entità presente sulla scena americana.

The Resistance, copertina di Rahzzah

Straczynski - Un retrovirus dalle origini per lo più sconosciute si sparge per gli Stati Uniti e coinvolge ben presto il resto del mondo. Come altri retrovirus, entra nel DNA della vittima e inizia a fare cambiamenti che possono portare alla morte nel giro di qualche giorno. Tasso di contagio al 100% e fatale al 95%. In pochi mesi, quattrocento milioni di persone muoiono in tutto il globo. Poi, improvvisamente e senza spiegazione, il virus si fa dormiente ovunque, allo stesso tempo, e le morti si fermano. Apparentemente una buona notizia per il genere umano, che non verrà sterminato, ma il fatto è che questa cosa non è possibile, a meno che non ci sia un fattore di controllo del virus stesso in gioco. Il che è un pensiero quantomeno inquietante.

Ancor più lo è il fatto che un numero importante del 5% di chi è sopravvissuto, circa venti milioni in totale, ha iniziato a mostrare poteri e abilità che non aveva prima dell'infezione, risultato dei cambiamenti genetici causati dal virus. Se anche solo metà di costoro è soggetta a questa mutazione, si parla di circa dieci milioni di potenziati sparsi per il pianeta. La grande domanda è: perché è accaduto tutto questo? Che significa? Come reagiranno i governi di tutto il mondo, democrazie e tirannie insieme, alla presenza di dieci milioni di persone con poteri straordinari? L'epidemia era pilotata? E perché? I poteri sono stati una conseguenza inaspettata o intenzionale? Nel caso, con quale obiettivo? E questi poteri sono un dono o chi li ha ottenuti è oggetto inconsapevole di una macchinazione ben più grande?

Ma ci sono molte altre domande, che riguardano gli individui. Che faccio con questi poteri? E se non li voglio? Posso dormire tranquillo senza che nessuno scopra che li ho, continuando a vivere una vita normale? Perché il governo è sulle mie tracce? Come mi comporto con amici e famigliari, che hanno visto morire un sacco di gente mentre io sono sopravvissuto, per di più con poteri? Uso le mie capacità per ragioni egoiste e guadagno personale o per servire l'umanità, creare bellezza, combattere un governo a caccia di quelli come me? Abbiamo davanti una tela enorme che ci permette di raccontare sia storie dallo sguardo ampissimo che altre, più intime e personali.

Resistance #1, antperima 01

Una tela che lo sceneggiatore del serial televisivo Sense8, come la sua casa editrice tutta, considerano la pietra di fondazione di un intero universo narrativo, messo in modo dagli eventi appena raccontati. Eventi che avranno luogo non solo negli Stati Uniti, ma a Mosca, Pechino, nel Regno Unito e in tanti altri paesi del mondo. Vedremo Presidenti che cavalcano politicamente la paura del virus come gente comune che impara a usare i propri poteri per le ragioni personali più disparate, in una storia che, nelle volontà di Straczynski, sfugge a definizione.

La nascita di The Resistance è una consapevole fuga dalle premesse più comuni delle storie di super eroi che conosciamo.

Straczynski - C'è un sacco di azione nella storia, ma Resistance non ha la classica dinamica tra buoni e cattivi. Uno studente del college usa le sue abilità per fare i conti con un compagno che ha violentato una sua amica. Un uomo in Corea del Nord lo fa per combattere i soldati che perseguitano la sua famiglia. Un gruppo di infetti in un'area urbanizzata usa i poteri per proteggere il vicinato, invece di avventurarsi nel mondo. Alcuni per creare arte che arricchisca il mondo. Con intenti più bellicosi, alcuni divengono mercenari, altri commettono crimini comuni o vanno a caccia di poteri.

La mia teoria riguardo al guadagnare super poteri è la stessa che ho riguardo alla fama e al denaro: se sei un bastardo prima di ottenerli, lo sarai ancor più quando lo avrai. Se sei una brava persona, invece, sarai una persona ancora migliore. I super poteri ti rendono ancor più quel che eri prima di averli. Se questa fosse una serie TV, credo che la definirei una serie d'azione e drammatica. Non perché mi spaventi l'etichetta dei super eroi, ma perché non la affronteremo in senso tradizionale.

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Deodato Jr. - Joe ha dato vita alla storia, io alla parte visiva. Puro e semplice. E devo dire che preferisco lavorare così, senza responsabilità ideative. Siamo entrambi maestri nella rispettiva arte, sappiamo esattamente cosa fare ognuno nel suo campo. Ha funzionato benissimo nelle nostre precedenti collaborazioni, su Dream Police e Amazing Spider-Man, quindi perché mai cambiare una formula vincente? L'unica differenza rispetto al passato è che siamo invecchiati e, modestia a parte, siamo al massimo del nostro potenziale creativo.

Resistance #1, antperima 02

Straczynski rigetta almeno in parte l'idea che Resistance parli di democratizzazione dei super poteri. Si tratta di una definizione già vista altrove, mentre la serie vuole battere strade totalmente inesplorate, nelle sue dichiarazioni.

Straczynski - Non c'è niente di politico nella nostra forma di democratizzazione dei poteri. Di solito, nei comics di super eroi le premesse parlano di qualcosa che può capitare solo ed esclusivamente al protagonista, eliminando tutti gli altri. Essere pieno di soldi e potersi permettere una caverna super-accessoriata e un sacco di gadget. Essere nel posto giusto al momento giusto per essere morso da un ragno o evocato da un anello del potere o colpito dai raggi cosmici. Essere un super genio che ha dedicato la vita a qualcosa di sconosciuto alla massa.

Nel nostro contesto, invece, ad acquisire i poteri sarà la gente comune: il tizio sul pianerottolo, il postino, il ragazzo scappato di casa, lo spacciatore di strada, il guardone, il sognatore, saranno i derelitti e gli esclusi come i ricchi e assetati di potere. Il virus non fa distinzione di casta, classe, nazionalità, conto in banca o addestramento. Può toccare a tutti. Può toccare a te. E se succede... poi che fai?

Resistance assume una prospettiva realistica sugli eventi della nostra storia. Se una cosa del genere accadesse davvero domattina, potete star certi che i governi di tutto il mondo cercherebbero di controllarla, di sfruttare o di eliminare chi ne è coinvolto. Negli Stati Uniti, questo significherebbe che il neo-eletto Presidente andrà a caccia di una scusa per approvare una legge che renda tracciabili gli infetti e diminuisca i diritti civili della gente, nel contempo. Ma gli interessati potrebbero non voler essere controllati. In altri paesi potrebbero essere costretti a mettersi al servizio dell'autorità, o a combatterla. Le Nazioni Unite cercherebbero di sviluppare strumenti condivisi che tentino di impedire lo sfruttamento dei potenziati e, allo stesso tempo, di proteggere la popolazione in generale.

La maggior parte dei sopravvissuti al virus sarebbero persone tra i diciotto e i trent'anni, perché sono i più forti e i più adatti a sconfiggerlo. E i cittadini di quell'età sono ben consapevoli di come il potere tenda a pensare che il loro futuro sia meno importante di un vantaggio egoistico, quindi a storia darà voce alla loro coscienza.

Resistance #1, antperima 03

Un universo condiviso che, per ora, non prevede crossover. Scontato, dato che il progetto deve ancora nascere e ha bisogno di respiro per affermarsi, sia presso il pubblico che nelle sue dinamiche. Il che non significa che non vedremo alcuni elementi, tra i vari titoli targati AWA, che si fanno eco a vicenda, per creare nei lettori un senso di coerenza molto forte.

Straczynski e Dedodato hanno quindi risposto a una domanda piuttosto importante: cosa separa Resistance, e con esso il progetto di AWA che gravita attorno, dai tentativi di CrossGen e Valiant di competere con gli Universi Marvel e DC?

Straczynski - L'elemento unificante della CrossGen era che tutti i protagonisti portavano lo stesso sigillo ed erano portatori di sigilli specifici. Nelle storie Valiant è presente una complessa mitologia, caratterizzata da un approccio fortemente portato al crossover. Senza voler criticare le loro scelte, credo che il nostro universo sarà molto più organico sin dalla sua concezione. Non sia appoggia a mitologie preesistenti, a simbologie complesse da decodificare. L'atmosfera sarà molto terra terra e richiamerà la contemporaneità, avrà radici nei problemi del nostro mondo reale.

Deodato Jr. - Axel Alonso, J. Michael Straczynski, Reginald Hudlin, Garth Ennis, Gregg Hurwitz, Margaret Stohl, Frank Cho. La lista continua. Abbiamo messo in piedi un team stellare di talenti e di gente appassionata che vuole raccontare le migliori storie possibili. E avremo successo.

Un progetto colossale, con cui Axel Alonso ha convinto J.M. Straczynski a uscire da un periodo di tre anni di allontanamento dalla scena dei comics, dettato da motivi di salute e dalla voglia di dedicarsi a se stesso, fare una vita appartata. Ma lo scrittore sapeva che, di fronte alla giusta sfida, avrebbe considerato la possibilità di tornare a scrivere fumetti. Alonso gli ha servito sul piatto d'argento un impegno di prospettiva planetaria e un grado di controllo creativo davvero elevatissimo. Ed ecco che lo sceneggiatore di uno dei più appassionanti cicli di storie di sempre di Amazing Spider-Man è tornato della partita.

Le potenzialità sono elevatissime, le forze in campo notevoli. Staremo a vedere se i risultati saranno all'altezza.

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Fonte: CBR

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