SDCC16, Marvel: Deadpool incontra Shakespeare in una storia di Ian Doescher

Essere o non essere? Per Deadpool il problema non si pone: sarà un personaggio shakespeariano in una storia speciale di Ian Doescher!

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Spoiler Alert
The Merc of Menace: se pensate che abbia una certa assonanza con The Merchant of Venice, il Mercante di Venezia del Grande Bardo, avete colto nel segno. L’assonanza sta solo nel titolo, in quanto la surreale avventura che attende Deadpool nel numero #21 della sua serie avrà poco a che fare con Venezia o con i mercanti. Tuttavia, il DNA shakepeariano lascerà la sua impronta in ogni vignetta della storia: un albo speciale di 60 pagine che per l’occasione è stato sceneggiato da Ian Doescher, autore e studioso di William Shakespeare con un debole per gli universi fumettistici e cinematografici, già distintosi per avere riscritto in sei poderosi volumi l’intera saga di Star Wars come tragedia shakespeariana!

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Dalla guerra tra Impero e Ribellione agli intrighi e alle lotte per il regno il passo è breve, e in occasione del San Diego Comic-Con Doescher presenta brevemente questa sua nuova impresa.

Deadpool #21, variant cover di Janet LeeInnanzitutto, Deadpool viola la quarta parete in continuazione, cosa che fanno anche innumerevoli personaggi shakesperasiani nei loro soliloqui, o quando si rivolgono direttamente al pubblico. Per di più, è un personaggio infido, la cui arguzia ha un’impronta distintamente shakespeariana. Mi ricorda molto alcuni dei personaggi più arguti e sarcastici di Shakespeare, come Benedick in Tanto Rumore per Nulla, ma anche Iago dell’Otello, e lo stesso Amleto.

Ci saranno altri personaggi Marvel in questa storia? Sarei tentato di rispondere: aspettate di leggere la storia, ma in tutta onestà rispondo... no, vedremo solo Deadpool. Abbiamo discusso se assegnare o meno il ruolo di altri personaggi ad altri eroi Marvel, e alla fine abbiamo optato per il no.

La più grande sfida nel realizzare questa storia per me è stata assicurarmi che ogni vignetta contenesse una singola azione che potesse essere trasmessa da un unico disegno. I disegni non si muovono, quindi è impossibile avere un personaggio che dà un pugno a qualcuno e poi gli punta il dito contro nella stessa vignetta. Per contro, ho goduto del grande vantaggio di non dovermi preoccupare di un set limitato: se voglio che qualcosa compaia nella storia, mi limito a scriverlo nella sceneggiatura, e boom, eccolo lì. Sul palcoscenico, e specialmente sul palcoscenico di un’opera elisabettiana, i limiti sono molto più stringenti!

Deadpool #21, variant cover di Mike Mayhew

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Fonte: Marvel

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