Scoprendo Batmanga, il Batman giapponese degli anni Sessanta
Comics Alliance parla di Batman: The Jiro Kuwata Batmanga, versione giapponese Anni '60 dell'Uomo Pipistrello
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Secondo Wilson, Batmanga andrebbe letto innanzitutto per i suoi cattivi. Nulla a che vedere con i ladri e i pazzi criminali delle storie del Batman delle origini. I villain si dividono in due grandi categorie: i truffatori dall'abilità incredibile e le creature soprannaturali. I primi sono assolutamente bizzarri e inaspettati, come Lord Death Man, un esperto di Yoga che mette a segno grandi colpi rallentando il proprio respiro al punto da farsi passare per morto e inscenando poi miracolose resurrezioni. Fingono di avere poteri sovrannaturali con stratagemmi creativi e incredibilmente divertenti. Così come l'assurdità dei super-criminali effettivamente dotati di poteri: come non apprezzare un governatore regionale con una potenza di livello Dragonball Z, o un gorilla dalla mente iper-potenziata che, come primo atto da intellettualmente superiore, decide di realizzare un mantello antiproiettile?
Con un tratto che Wilson definisce "un sorprendente miscuglio di stili", Kuwata riletto oggi appare più nuovo e originale di gran parte delle letture contemporanee, certamente interessante per la sua visione così orientale di un eroe classico e iconico. Bruce Wayne ha un qualcosa del Lupin di Monkey Punch, Gordon potrebbe essere un personaggio di Osamu Tezuka, il dinamismo dell'azione è completamente diverso da quello a cui siamo abituati. Persino la morale di Batman è diversa da quella a cui siamo abituati e ce lo mostra in grado di scendere a compromessi, di usare misure estreme discutibili, come lasciar sfogare per la città un gorilla potenziato per aspettare che sia stanco e, dunque, sconfiggerlo.
Aggiungete a questo la presenza costante della scienza e degli scienziati, in maniera molto simile a quanto accadeva negli stessi Anni '60 alla Marvel, con la differenza che qui i cervelloni non sono mai dalla parte dei cattivi, e mescolate una struttura narrativa da serie tv trash di un cinquantennio fa e avrete una lettura diversa e sorprendente per le mani. Batmanga potete trovarlo su comiXology, con i consigli di Comics Alliance e Matt D. Wilson.
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