Sciopero degli attori: le trattative proseguono anche oggi, ma non sembra ci siano progressi

Sono ripartite le trattative tra SAG-AFTRA e studios, sembra non ci siano stati progressi ma le parti si incontreranno anche oggi

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Sono riiniziate martedì le trattative tra attori e studios per trovare un compromesso che porti alla firma del nuovo contratto collettivo e chiuda lo sciopero in corso dal 14 luglio. Dopo il brusco stop imposto dall'AMPTP ai negoziati l'11 ottobre, le parti sono tornate a parlare ma le distanze rimangono (apparentemente) incolmabili su una misura in particolare: quella secondo cui le piattaforme streaming dovrebbero condividere con gli iscritti al sindacato degli attori una percentuale dei ricavi dagli abbonamenti. Su questo fronte ieri non sono stati fatti passi avanti, nonostante voci dicano che gli studios (rappresentati dai quattro CEO di major come Netflix, Disney, Universal e Warner) abbiano proposto una alternativa legata al successo dei contenuti in streaming con dei bonus molto generosi. Le trattative proseguiranno oggi, a dimostrazione del fatto che da entrambe le parti ci sia una certa fretta nel trovare un accordo.

Nelle prossime due settimane, infatti, gli studios dovranno presentare i risultati trimestrali delle loro aziende, rispondendo verosimilmente alle domande degli azionisti che chiederanno conto di quanto sta accadendo. Al contrario di Netflix, che non ha subito conseguenze immediate e festeggia la sostanziale vittoria della streaming war, gli studios hanno tutto da perdere anche nel brevissimo periodo per il prolungarsi dello sciopero: le uscite cinematografiche del 2024 stanno iniziando a slittare (ma i veri slittamenti verranno annunciati a sciopero finito, per non mostrare debolezza durante le trattative), e nel frattempo dopo un autunno sostanzialmente scarico sui canali lineari si prospetta una midseason virtualmente assente.

Insomma, i prossimi dieci giorni saranno vitali perché la situazione non precipiti ulteriormente: lo sanno gli studios come lo sanno i dirigenti del sindacato, che iniziano a mostrare segni di stanchezza interno dopo così tanti mesi di stop forzato dal lavoro. Vi terremo aggiornati.

Fonte: Variety

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