Sciopero degli attori: il primo giorno di trattative è stato "costruttivo", ma ci vorranno settimane per un accordo

La prima giornata di trattative tra SAG-AFTRA e AMPTP è stata costruttiva, ma lo sciopero degli attori potrebbe durare ancora settimane

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Sembra che le trattative tra il sindacato degli attori SAG-AFTRA e l'associazione degli studios AMPTP siano partite con il piede giusto, almeno a giudicare dalla comunicazione congiunta e scarna inviata dalle due parti alla fine del primo giorno di consultazioni:

SAG-AFTRA e AMPTP si sono incontrate per una sessione di un'intera giornata di trattative, e hanno concluso il lavoro. I negoziati ripartiranno mercoledì 4 ottobre.

La dichiarazione congiunta in sé e per sé significa che vi è uno spirito collaborativo e l'intenzione di arrivare alla fine di queste trattative con un contratto equo. Il cauto ottimismo con cui la SAG-AFTRA è andata al tavolo è dovuto, ovviamente, alla fine dello sciopero degli sceneggiatori: gli studios hanno la necessità di tornare al lavoro, ma anche i lavoratori stessi. Non è un caso che il primo giorno al tavolo si siano seduti i quattro CEO che hanno concluso l'accordo con la WGA, e cioè Donna Langley (NBCUniversal), David Zaslav (Warner Bros. Discovery), Ted Sarandos (Netflix) e Bob Iger (Disney), assieme all'immancabile Carol Lombardini dell'AMPTP.

SAG-AFTRA rappresenta gli interessi di circa 160 mila attori, ben di più degli 11 mila sceneggiatori che fanno parte della WGA, ed è in sciopero dal 14 luglio. È la prima volta da allora che torna a trattare con gli studios, e viene guidata da Fran Drescher, Duncan Crabtree-Ireland e Ray Rodriguez.

Fonti citate da Deadline affermano che la prima giornata di trattative sia stata "cordiale e costruttiva", e che "trattandosi di professionisti, sanno che ci sono alte aspettative. Non sono d'accordo su tutto, ma sono d'accordo che serva parlare. Sanno che devono far ripartire l'industria a beneficio di tutti". La pausa di martedì servirà alle parti per "processare e analizzare" le proposte messe sul tavolo lunedì, trovando dei compromessi.

È improbabile, comunque, che la questione venga risolta in pochi giorni: le esigenze degli attori sono diverse da quelle degli sceneggiatori, quindi il modello contrattuale di questi ultimi potrà essere utilizzato come base solo in alcune aree. Secondo alcune fonti, ci vorranno almeno tre-quattro settimane di trattative per arrivare a un contratto.

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