Lo sciopero degli attori è definitivamente alle spalle: la SAG-AFTRA ratifica il contratto

È ufficiale, il sindacato SAG-AFTRA ha ratificato ufficialmente il contratto degli attori. Le congratulazioni degli studios dell'AMPTP

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La tanto attesa ratifica del nuovo contratto triennale è arrivata: il sindacato SAG-AFTRA ha annunciato che l'accordo è stato approvato con il 78.33% dei voti positivi. A esprimere il proprio voto è stato il 38% degli oltre 160 mila membri del sindacato, un'ampia percentuale rispetto alla media (nel 2020 era stato il 27.2%, nel 2017 il 15.3%), perché stavolta il contratto è stato il frutto di oltre 100 giorni di sciopero.

"Le compagnie che fanno parte dell'AMPTP si congratulano con il sindacato SAG-AFTRA per la ratifica del suo nuovo contratto collettivo, che rappresenta storici incrementi e protezioni per gli interpreti," ha commentato l'associazione che riunisce i principali studios e streamer con cui il sindacato ha dovuto trattare in questi mesi. "Con questo voto, l'industria e gli impieghi che sostiene saranno in grado di tornare pienamente al lavoro".

Uno sciopero che ha paralizzato l'industria, ma che a detta di Ted Sarandos di Netflix non ha causato particolari problemi alla catena di fornitura della piattaforma streaming. Ne ha parlato intervenendo lunedì all'UBS Global Media and Communications Conference a New York:

Siamo semplicemente entusiasti che gli scioperi siano ormai alle spalle. Sono veramente entusiasta. Ovviamente non è uno di quei momenti in cui qualcuno di noi dice "beh abbiamo veramente troppi contenuti!", ma posso dire che non ci sono stati particolari interruzioni o ritardi nella consegna dei nostri contenuti ai clienti. Non che il COVID abbia portato qualcosa di positivo a qualcuno, ma posso dire che a noi ha insegnato come affrontare la distribuzione dei contenuti in momenti di incertezza.

In realtà durante l'ultima riunione con gli investitori Netflix ha confermato di aver speso 1 miliardo di dollari in meno nelle produzioni a causa degli scioperi, cifra che è andata a rimpinguare il flusso di cassa libero, salito a 6.5 miliardi di dollari nel 2023. L'anno prossimo verranno spesi circa 17 miliardi di dollari nella produzione.

Fonte: Variety

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