Sciopero degli attori: il sindacato definisce come "irrazionale" il silenzio degli studios

Duncan Crabtree-Ireland, il National Executive Director di SAG-AFTRA, commenta l'attuale fase di stallo dello sciopero...

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Anche se fino a metà agosto c'era chi ipotizzava, forse con troppo ottimismo, che lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori sarebbe, simbolicamente, potuto finire in occasione del Labor Day, la festa dei lavoratori che negli Stati Uniti si celebra il primo lunedì di settembre, la realtà dei fatti è che le trattative sono di nuovo in una fase di stallo.

In un editoriale che Duncan Crabtree-Ireland, il National Executive Director di SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) ha affidato alle pagine di Variety proprio in occasione del Labor Day, il silenzio della AMPTP, l'associazione che riunisce gli studios, è stato definito come "irrazionale":

L'intransigenza e il silenzio dell'AMPTP sono irrazionali. L'unico modo per risolvere uno sciopero è attraverso il dialogo tra le parti. Il loro rifiuto di parlare con noi sembra un sforzo deliberato per prolungare lo sciopero e infliggere il massimo dolore. Alcuni economisti stimano che ci siano circa 5 miliardi di dollari di perdite economiche come risultato. O, forse, il loro obiettivo finale è, come ha detto un dirigente di uno studio in forma anonima a un mezzo di informazione, far andare avanti lo sciopero "fino a quando i membri del sindacato inizieranno a perdere i loro appartamenti e le loro case".

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FONTE: Variety

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