Sciopero degli attori: Hollywood in stallo, tutti i sindacati chiedono agli Studios di tornare al tavolo delle trattative

Facciamo il punto sullo sciopero degli attori dopo che le trattative tra SAG-AFTRA e Studios sono collassate mercoledì

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Le trattative tra studios e sindacato SAG-AFTRA per portare a conclusione lo sciopero degli attori si sono arenate improvvisamente mercoledì, dopo dieci giorni di calma costruttiva, quando l'AMPTP ha annunciato di non voler più tornare al tavolo.

La notizia ha colto tutti di sorpresa, ed è stata commentata (tra gli altri) da Ted Sarandos di Netflix giovedì sera alla conferenza Screentime di Bloomberg, che ha affermato che il motivo dello stop è la richiesta da parte degli attori di una percentuale sugli abbonamenti ("una richiesta troppo distante dalla nostra offerta di un bonus basato sul successo"):

Stavamo avendo colloqui molto produttivi, poi quello che è successo la scorsa notte — hanno proposto una specie di "tassa sugli abbonati", oltre a... massimi storici in termini di aumenti su tutto. [...] Va ricordato che i prezzi stanno aumentando: il costo dei contenuti aumenta in continuazione, in base all'interprete o al titolo. [...] Fa parte dell'economia di questa città e penso che sia davvero importante pagare le persone per il loro lavoro, ritengo che il bonus sul successo aggiunga davvero un miglioramento, perché a volte è il successo a guidare tutto il business.

Sarandos ha anche affermato che "il problema era stato risolto con gli sceneggiatori, che hanno accettato la nostra proposta ratificandola con il 99% dei voti positivi". La cosa ha scatenato una risposta secca del sindacato degli sceneggiatori:

Scusa Ted, ma i problemi degli sceneggiatori non sono gli stessi degli attori.

Dopo un iniziale silenzio sono arrivati anche i commenti, durissimi, di Fran Drescher e Duncan Crabtree-Ireland, i responsabili del sindacato degli attori. Drescher, da poco rieletta presidente della SAG-AFTRA, ha parlato con Today venerdì mattina:

È stato davvero uno shock per me. Cosa significa esattamente, perché vi allontanereste dal tavolo delle trattative? Non è che stiamo chiedendo qualcosa di così oltraggioso. È così sbagliato. Ed è così ingiusto che abbiano abbandonato la riunione, e così irrispettoso... Voglio dire, ti parlano addosso. Non vogliono davvero ascoltare ciò che hai da dire o capire perché lo stai dicendo.

In un'intervista con Variety, invece, il capo negoziatore della SAG-AFTRA Duncan Crabtree-Ireland, ha spiegato meglio cosa è successo mercoledì. In pratica, gli attori hanno chiesto una quota del 2% dei ricavi dello streaming, ma gli studios hanno rifiutato. Mercoledì, quindi, è stata presentata una nuova proposta secondo la quale agli attori sarebbe stata pagata una quota fissa su ogni abbonamento da ciascuna delle principali piattaforme streaming. Abbiamo avuto divergenze sul costo dell'operazione: per la SAG-AFTRA, si tratta di 57 centesimi medi per abbonato, cioè circa 500 milioni di dollari all'anno, mentre per l'AMPTP il costo stimato sarebbe di 1,08 dollari per abbonato, cioè 800 milioni di dollari l'anno. I CEO dei grandi studios hanno definito questa richiesta "economicamente irrazionale" e hanno deciso di lasciare il tavolo, convinti che l'unica offerta accettabile sia quella di un bonus sul successo dei contenuti originali in streaming come quello accettato dagli sceneggiatori nel loro nuovo contratto collettivo.

La WGA ha ottenuto un compenso residuale bonus del 50% per gli show visti dal 20% degli abbonati USA di una piattaforma di streaming nei primi 90 giorni di disponibilità. La SAG-AFTRA vuole che i suoi membri siano retribuiti per tutti i programmi che appaiono in streaming, inclusi i film usciti al cinema e le serie non originali concesse su licenza da emittenti televisive:

È una condivisione molto modesta degli enormi soldi che generano dal lavoro dei nostri membri. Ammonta a meno di un francobollo all'anno per abbonato. Chiediamo davvero così tanto?

Infine, venerdì è arrivato un comunicato congiunto di tutti i sindacati (sceneggiatori, registi, maestranze IATSE, musicisti, maestranze Teamsters e HBC) con la richiesta di tornare al tavolo delle trattative quanto prima per risolvere lo stallo:

LOS ANGELES, CA — In una dimostrazione di continua unità, la Writers Guild of America West (WGAW), Writers Guild of America East (WGAE), Directors Guild of America (DGA), International Alliance of Theatrical Stage Employees (IATSE), American Federation of Musicians (AFM), Teamsters, e Hollywood Basic Crafts — che comprende Teamsters Local 399, IBEW Local 40, LiUNA! Local 724, OPCMIA Local 755, e UA Local 78 — hanno emesso una dichiarazione congiunta a sostegno della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) nelle loro attuali negoziazioni con gli studi rappresentati dall’Alliance of Motion Picture and Television Producers (AMPTP).

“I nostri membri lavorano fianco a fianco per lo stesso piccolo gruppo di datori di lavoro, e i nostri sindacati stanno collettivamente più uniti che mai.

Ogni giorno in cui un contratto giusto che affronti le priorità uniche degli attori viene rinviato è un altro giorno in cui i professionisti che lavorano nel nostro settore soffrono inutilmente. A questo punto, dovrebbe essere chiaro agli studi e all’AMPTP che è necessario più di proposte che replicano semplicemente i termini negoziati con altri sindacati.

Esigiamo collettivamente che l’AMPTP riprenda immediatamente le negoziazioni in buona fede, faccia mosse significative al tavolo delle trattative con la SAG-AFTRA per affrontare le esigenze specifiche degli interpreti, e concluda l'accordo giusto che meritano.”

Vi terremo aggiornati.

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