Sciopero attori, Fran Drescher all'attacco dei CEO che "guadagnano 78.000 dollari al giorno" e non vogliono un accordo

Fran Drescher, la combattiva Presidente della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, è tornata ad attaccare i CEO di major e streamer...

Condividi

Fran Drescher, la combattiva Presidente della SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, è tornata ad attaccare i CEO delle varie major e streamer nel corso di un'intervista con NPR.

Parlando di CEO che guadagnano 78.000 dollari al giorno, ma fanno di tutto per evitare di firmare un accordo che non vada solo ed esclusivamente a favore delle varie major, streamer e gruppi media dichiarando che non ci sono abbastanza soldi dice:

Il problema è proprio la cultura alla base del business in questa industria che non è più quella di una volta. Sono CEO molto legati alle loro performance con Wall Street. In questa maniera si finisce per sminuire e degradare gli artigiani su cui stanno costruendo tutto il loro business. Secondo me, questo non è il modo giusto di avere una forma d'arte collaborativa.

Al netto di come il modo di fare business a Hollywood sia cambiato non poco negli ultimi decenni, Fran Drescher non crede alla favola secondo la quale non ci siano abbastanza soldi per le guild di attori e sceneggiatori e, quindi, a una possibilità di accordo che metta la parola fine allo sciopero:

Quando un CEO guadagna 78.000 dollari al giorno, quando uno studio guadagna un miliardo di dollari in un fine settimana, ti prego, non venire a lamentarti di essere povero con me. Firma semplicemente un buon accordo. Potresti essere l'eroe della storia. Cambia la direzione degli eventi. Inizia ad essere inclusivo. Inizia a capire che non siamo peones. Non siamo servi. Siamo tutti sulla stessa barca. Onora la nostra arte. Esalta il nostro apporto a questo business. Condividi la ricchezza e vedrai che il business stesso avrà molta più longevità e molto meno intoppi del genere.

Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra qua sotto!

Seguiteci su TikTok!

FONTE: NPR via The Wrap

Continua a leggere su BadTaste