Scarlett Johansson e le controversie: "Non siamo politici, ma attori"
Scarlett Johansson è tornata a parlare di tutte le controversie e polemiche che nel corso degli anni ha alimentato a causa delle sue scelte
Tra queste, il suo ruolo in Ghost in the Shell, per cui molti la accusarono di whitewashing e il suo ruolo (poi rifiutato) in Rub and Tug, in cui avrebbe dovuto interpretare una persona transgender. Ultima, in ordine di tempo, la sua difesa del rapporto con Woody Allen, con cui ha ammesso che tornerebbe volentieri a collaborare.
Ha comunque precisato che non vede perché gli attori debbano avere una responsabilità che non sia quella di recitare e comunicare con il proprio lavoro:
Non credo che gli attori debbano avere l'obbligo di avere un ruolo pubblico in una società. Alcuni lo vogliono, ma l'idea che tu sia obbligato perché sei una figura pubblica è ingiusta. Non scegliamo di fare i politici, siamo attori. Il nostro lavoro è riflettere la nostra esperienza, rappresentare un riflesso del pubblico, creare un'esperienza di empatia attraverso l'arte. È quello il nostro lavoro, le opinioni politiche non contano.
Naturalmente, qualunque cosa tu dica, che sia politicamente corretta o meno, qualunque dichiarazione tu faccia o qualunque cosa tu faccia per vivere la tua vita, a qualcuno darà problemi. Ci giudichiamo a vicenda costantemente.
Rivedremo Scarlett Johansson al cinema il 9 luglio in Black Widow.