Scagionata la fan di New Moon

Samantha Tumpach, 22 anni, rischiava tre anni di galera per aver ripreso alcuni minuti di New Moon durante una festa di compleanno. Per fortuna, il delirio è finito con il ritiro delle accuse...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Bisognerebbe chiedere ai santoni dell'antipirateria di calcolare, oltre ai presunti danni all'industria del cinema ('confermati', si fa per dire, dall'ennesimo anno record al botteghino statunitense), anche di calcolare gli enormi danni di immagine provocati dal volersi dimostrare intransigenti di fronte a qualsiasi atto più o meno illegale.

Prendiamo il caso della ventiduenne Samantha Tumpach, che aveva portato la sorella a una festa di compleanno a sorpresa in un cinema. In quell'occasione, ha ripreso gli amici e i familiari, ma anche due piccoli spezzoni (meno di quattro minuti totali) della pellicola che veniva trasmessa, ossia New Moon.

Ora, anche un bambino di 4 anni capirebbe che non c'era nessun tentativo di 'rubare' il film e piratarlo, ma evidentemente i proprietari del cinema Muvico Theater a Rosemont (menzione assolutamente meritata) non avevano un consulente con la testa sulle spalle e hanno denunciato la ragazza. Così, la Tumpach si è fatta due notti in galera, con il rischio di dover affrontare un processo che avrebbe potuto portare a tre anni di galera.

Come sempre succede in questi casi, la notizia ha fatto il giro del mondo suscitando grosse polemiche e ha visto coinvolto anche il regista di New Moon Chris Weitz, che si è espresso a favore della Tumpach. Probabilmente, anche la Summit avrà fatto capire agli esercenti quanto tutto rischiava di diventare un enorme boomerang mediatico, senza peraltro aiutare in nessun modo la lotta alla pirateria.

Alla fine, per fortuna, è arrivata la notizia (pubblicata addirittura sull'Hollywood Reporter) che le accuse sono state ritirate. La lezione da tutto questo dovrebbe essere semplice. In un'epoca in cui tutti possiamo riprendere/fotografare qualsiasi cosa in qualsiasi momento con un cellulare e in cui è impossibile controllare centinaia di migliaia di sale in tutto il mondo per evitare filmati che poi potrebbero (non è detto) andare su Internet, leggi del genere rappresentano un'idiozia che danneggiano tutti, pubblico, esercenti e case di distribuzione.

Se per quanto riguarda gli spettatori la questione è evidente, non ci vuole molto a capire che per il Muvico Theater la pubblicità è stata pessima, così come di riflesso per la Summit che produce la saga. Entrambi hanno fatto la parte dei poliziotti cattivi contro una povera ragazza e hanno ricevuto (nel caso della Summit non certo volontariamente) un danno di immagine dalla vicenda. Tutto questo logicamente dovrebbe portare le stesse major di Hollywood a chiedere di cambiare la legge per evitare nuovi casi del genere. Ma non è il caso di sperarci troppo...

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