Sammo Hung riflette sulla sua carriera: "Sul set sono un dittatore felice"

Sammo Hung riflette sulla sua carriera, sul valore del cinema e rivela: "Sul set sono un dittatore felice"

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Nelle scorse settimane Sammo Hung, noto attore/regista/maestro d'arti marziali di Hong Kong, ha ricevuto un premio alla carriera agli Asian Film Awards. Hung ha esordito sul grande schermo a 9 anni e in oltre sei decenni ha preso parte a più di 200 film, collaborando con personalità come Jackie Chan e contribuendo a inventare il sottogenere della "commedia d'azione", per cui il suo Paese è celebre.

In un'intervista con The Hollywood Reporter, ha raccontato come sceglie con chi lavorare e quale aspetto dell'attività di regista gli piace di più. Ecco le sue parole.

Non parlerò dei singoli, ma posso dire che la cosa più importante per tutti è la fiducia. Devi trovare persone di cui ti puoi fidare e che si fidino di te e delle idee in cui vuoi coinvolgerle. Mi piacerebbe dire che la cosa che mi piace di più del fare film è poter rimproverare le persone e farla franca. Ma la verità è che sul set sono un dittatore felice. Sono al comando ma sono autentico.

Hung riflette poi sul suo percorso e sul valore del cinema:

Se ci fosse una parola che potrei usare per la mia carriera sarebbe "buona". È una parola piccola, ma può significare molto. Quando ero giovane ho fatto delle buone scelte e le ho seguite fino ad oggi. Quando un uomo è "buono", significa che ha la determinazione e la perseveranza per perseguire il ruolo che ha scelto, e che non si è arreso. Ho sempre tenuto separate le due parti della mia vita. Il cinema non è necessariamente legato alla vita reale. Come potete vedere, al giorno d'oggi ci sono molte persone che vivono situazioni davvero brutte e tristi nella loro vita. Per loro il film è intrattenimento. Può farti fuggire dalla realtà della tua vita, ma può darti qualche nuova speranza.

Cosa ne pensate delle parole di Sammo Hung? Lasciate un commento!

FONTE: THR

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