Un ultimo saluto all'artista francese Annie Goetzinger
Si è spenta Annie Goetzinger: un'icona del Fumetto francese, di stile e di eleganza
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Sono sotto shock. Appariva in perfetta salute, con tanti altri anni di proficuo lavoro davanti a sé, ma l'autrice di Girl in Dior, uno dei nostri bestseller e suo splendido trionfo personale, non è più tra noi...
È stata una pioniera per le donne nel mondo del Fumetto in Francia, famosa fin dagli anni 70. La sua arte è sempre stata elegante, anche quando legata al genere erotico, da cui mai ha preso le distanze. Di persona sprigionava la stessa idea di stile e grazia.
Nata a Parigi nel 1951, ha studiato presso la prestigiosa École des arts appliqués della città, debuttando nel mondo delle bande dessinée negli anni Settanta e apparendo su riviste quotate come Pilote, Fluide Glacial e Métal Hurlant. Nel 1975 ha pubblicato il suo primo lavoro come autrice completa per Glénat, intitolato Légende et réalité de Casque d'or, che le è valso un premio come miglior opera realista francese al festival di Angoulême del 1977 e l'epiteto "Speranza delle BD".
Nel 1980 ha iniziato la sua lunga e prolifica collaborazione con lo scrittore Pierre Christin, con il quale ha firmato La Demoiselle de la Légion d'Honneur, per Dargaud, primo di una decina di titoli per il colosso d'oltralpe, tra cui La Voyageuse de petite ceinture (1985), Charlotte et Nancy (1987), La Sultane blanche ou Paquebot BI (1996) e i sette volumi di Agence Hardy (2001 - 2012).
Il suo tratto raffinato, realistico e dotato di una rara eleganza le è valso l'interesse e l'apprezzamento della stampa specializzata in moda e design, per la quale ha realizzato svariate illustrazioni, così come per quotidiani del calibro di Le Monde e La Croix. Nel 2014 è stata insignita del Grand Boum al festival de Blois.