Sacha Baron Cohen esclude un Borat 3: "Questo l'ho fatto per Trump"
In una lunga intervista con Variety sulla realizzazione di Borat 2, Sacha Baron Cohen ha parlato di una serie di aspetti legati alla produzione
Riguardo a uno dei momenti più esplosivi della sua pellicola, ovvero l'incontro con Rudy Giuliani, l'attore ha svelato che Giuliani non ha voluto sottoporsi a un tampone rapido prima di incontrare Maria Bakalova, mettendo così a rischio l'attrice e tutta la troupe:
C'è stato un dibattito su cosa fare. "Andiamo avanti con la scena? E se ha il coronavirus?". Abbiamo concluso che valesse la pena rischiare.
Nel corso della chiacchierata Cohen ha poi escluso un terzo capitolo:
Ho tirato fuori Borat per Trump. L'ho fatto per un motivo ben preciso, quindi non vedo perché rifarlo. Perciò sì, l'ho chiuso di nuovo nella credenza.
Jeanise è un vero angelo. Penserò sempre a lei come a una madrina, a una vera eroina e a un'insegnante di vita. Voleva solo aiutare una ragazza giovane a diventare una donna forte. Siamo subito entrate in sintonia fin dal primo incontro. L'ho chiamata per il Ringraziamento, è stata la mia prima festa americana ed è stata la migliore. Ero così felice di parlarle che ho iniziato a piangere.
Borat Seguito di film cinema: Consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan è uscito su Amazon Prime Video il 23 ottobre.
In questo sequel Borat non è più il presentatore semisconosciuto kazako del 2006. Oggi tutti sanno chi è, quindi deve andare sotto copertura per intervistare le persone.
Il primo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan, è uscito nel 2006 in America e nel 2007 in Italia. Costato 18 milioni di dollari, ne incassò poi quasi 262 a livello globale.