Rust: cadono le accuse di omicidio colposo involontario per Alec Baldwin, almeno per ora

Accantonate le accuse di omicidio colposo involontario mosse verso Alec Baldwin dopo la morte di Halyna Hutchins sul set di Rust, per ora

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È ufficiale: dopo che giovedì 20 aprile si erano diffuse le prime voci, venerdì è stato annunciato che le accuse di omicidio colposo involontario nei confronti di Alec Baldwin per la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins avvenuta sul set di Rust il 21 ottobre 2021 sono state ufficialmente accantonate, almeno per ora.

Le indagini della procura del New Mexico su eventuali comportamenti criminali da parte dell'attore e produttore non hanno portato a prove - almeno per ora - che possano giustificare tali accuse. Come si legge sulla documentazione: "Nuovi fatti sono stati rivelati che richiedono maggiori indagini e analisi forensi che non potranno essere completate prima del 3 maggio 2023, giorno della prima udienza. Il caso è quindi chiuso senza però impedire che possa essere riaperto, e nel frattempo le indagini proseguono".

Baldwin insomma non può essere incriminato, ma potrà esserlo in futuro in caso emergessero delle prove, come spiegano i procuratori Kari T. Morrissey e Jason J. Lewis:

Questa decisione non assolve Mr. Baldwin di eventuali colpevolezze criminali, e le accuse potranno essere riproposte.

Una delle nuove prove sembrerebbe dimostrare che la pistola impugnata da Rust sul set era stata modificata e avrebbe potuto sparare anche senza che l'attore premesse il grilletto.

Il 3 maggio si terrà un mini-processo che stabilirà se proseguire con un processo completo previsto per l'estate. Tuttavia la decisione di prolungare le indagini dilaterà ulteriormente i tempi.

Le accuse nei confronti dell'armiera Hannah Gutierrez-Reed, che aveva la responsabilità della sicurezza e della gestione dell'arma, non sono invece cadute.

Le cause civili, intanto, proseguono il loro corso.

Fonte: Deadline

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