Run the Rock 2020: depositato il modulo del Comitato Elettorale a supporto di The Rock alle presidenziali del 2020

Kenton Tilford, consulente politico di 26 anni e freelance writer, ha registrato il Comitato Elettorale per The Rock, ma si tratta di una mossa più che altro simbolica. Almeno per ora...

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Attenzione.

Forse avrete già letto in giro nelle ultime ore che Dwayne "The Rock" Johnson è pronto a "scendere in campo" per le presidenziali americane del 2020.

La realtà dei fatti non è propriamente questa. Come riportato da svariati quotidiani e magazine online, il form per il Comitato Elettorale "Run the Rock 2020" è stato effettivamente depositato presso la Federal Election Commission degli Stati Uniti d'America. Ed è stato registrato da tale Kenton Tilford di Wheeling, West Virginia. Basta fare un rapido giro su LinkedIn e verificare meglio la questione su Google per constatare come la mossa di Tilford, consulente politico di 26 anni e freelance writer, sia più simbolica che altro (nonostante "l'ufficialità" della registrazione).

Alla CNN ha spiegato:

Ho discusso saltuariamente con gli amici di questo comitato elettorale, ma alla fine ho deciso di formarlo perché trovo che l'America sia oggi profondamente disunita. So che ormai è quasi un cliché, ma penso che sia tragico che il nostro attuale Presidente non abbia fatto nessun serio sforzo per unire il paese. C'è un tale livello di livore e vetriolo in giro che credo ci sia bisogno di una persona in grado di unire le persone. Sono un fan di The Rock [...] Non ha esperienza politica, ma ormai è palese che molti elettori non vedono questa cosa come una lacuna per chi deve servire la comunità. E il suo grande carisma che unisce tutti in America è davvero senza paragoni [...] Questo comitato elettorale è stato creato con lo scopo di dimostrare a Dwayne Johnson che la sua insuperabile popolarità di attore e figura pubblica si può veicolare in politica senza alcun problema.

Questo grassroots moviment (il movimento di base "è un movimento politico creatosi in modo autonomo e spontaneo all'interno di una comunità" cfr. Wikipedia) ha anche aperto un profilo Twitter che potete trovare qua.

Vi ricordiamo che tempo fa in un'intervista rilasciata a GQ, la star aveva toccato direttamente la questione che peraltro era già stata affrontata:

Penso sia una prospettiva realistica. Sento che ora mi trovo in una posizione in cui le mie parole hanno un certo peso e influenza ed è per questo che cercano i miei endorsement [tanto i democratici quanto i repubblicani lo hanno inutilmente rincorso durante le presidenziali dello scorso novembre, ndr.]. Ma ho anche un notevole quantitativo di rispetto per tutto il processo e credo che se condividessi pubblicamente la mia visione politica accadrebbero alcune cose – e queste sono tutte conversazioni che faccio con me stesso mentre mi alleno in palestra alle 4 di mattina – tipo che A) renderei infelici le persone qualunque sia il mio pensiero in materia. E, inoltre, potrei finire per influenzare l’opinione di qualcuno che è una cosa che non voglio fare.

Dwayne Johnson aveva anche spiegato qual è la sua idea di cosa potrebbe significare essere Presidente, usando molta diplomazia nel dare un giudizio sull’operato di Donald Trump, ma affermando con chiarezza di non condividere il “ban agli immigrati”:

Personalmente credo che, se fossi Presidente, la risolutezza sarebbe importante. Così come la Leadership, il dover prendere decisioni per tutti. Se non condividessi l’opinione di qualcuno non lo sbatterei di fuori, anzi lo coinvolgerei. La prima cosa che faremmo sarebbe metterci seduti a parlare delle nostre differenti idee. È complicato al momento cercare di categorizzare la mia idea su quello che lui [Trump, ndr.] sta facendo ora come ora rispetto al dirti come agirei io, quello che vorrei vedere […] Quanto al bando sull’immigrazione mi trovo in totale disaccordo, sono fermamente convinto che la sicurezza nazionale sia di fondamentale importanza, ma non posso appoggiare un atto che tende a escludere gli immigrati. Credo nell’inclusione. La nostra nazione è stata costruita e si basa su ciò e continua a esserne rafforzata.

A dare "man forte" è poi arrivato, a maggio, anche Michael Moore in una ironica intervista con Variety in cui affermava:

Candidate The Rock! Candidate The Rock! “Chi vuoi come commander in chief?”. Voglio il fottutissimo The Rock! Spaventerebbe tutti quelli che vogliono farci del male. Prova a pensare a quanto staremmo tranquilli se The Rock fosse il nostro Presidente. Non Vin Diesel. The Rock! O Liam Neeson, però la nostra Costituzione dice che devi essere nato qua quindi lui è fuori dai giochi. Per cui chi è il Liam Neeson americano che potrebbe essere candidato? Perché nessuno cercherebbe di fotterlo!

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