Rub & Tug: Scarlett Johansson risponde alle critiche per aver accettato la parte del transgender Dante “Tex” Gill

Scarlett Johansson non sceglie le mezze misure...

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Poco fa, vi abbiamo detto che dopo Ghost in the Shell, Scarlett Johansson e Rupert Sanders lavoreranno di nuovo insiemeRub & Tug, un dramma scritto da Gary Spinelli e tratto da una storia realmente accaduta.

E, a quanto pare, i due si devono preparare a un'altra dose di polemiche.

Procediamo con ordine.

Forse ricorderete che la pellicola tratta dal manga di Masamune Shirow era stata accusata, specie negli Stati Uniti, di "whitewashing" per via del casting della star che, nell'Universo Cinematografico Marvel, dà vita a Vedova Nera. In maniera alquanto paradossale visto che spesso le opere fumettistiche - o animate - partorite in Giappone sono sì "legate al territorio" ma non tanto dal punto di vista della rappresentazione dei tratti somatici dei personaggi. Motivo per cui, ad esempio, nell'arcipelago del Sol Levante la questione del suddetto whitewashing non ha avuto la minima risonanza.

Per quanto riguarda Rub & Tug la polemica nasce dal fatto che, per raccontare le vicende di Dante “Tex” Gill (il cui vero nome è Jean Marie Gill), un uomo transgender che si è fatto strada nel mondo dei massaggi e della prostituzione diventando un vero e proprio criminale, è stata scelta un'attrice cisgender come la Johansson.

Le cateratte del backlash social si sono aperte con la proverbiale puntualità. Svariati utenti di Twitter hanno preso parola per esprimere la loro perplessità per via dell'ingaggio dell'attrice.

Bustle, oltre a una rassegna di Tweet, ha anche pubblicato la risposta data da Scarlett Johansson tramite un portavoce:

Dite loro che possono rigirare i vari commenti ai portavoce di Jeffrey Tambor, Jared Leto e Felicity Huffman.

La star non sceglie le mezze misure.

Citando attori e attrici che hanno dato vita a performance di altissimo livello in show come Transparent e film Dallas Buyers Club e Transamerica ribadisce, in maniera neanche tanto implicita, che la scelta di un interprete dovrebbe essere giudicata in base alla resa della performance (anche quando è un cisgender a interpretare un transgender).

Che ne dite? Scrivetelo nei commenti!

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