Romeo e Giulietta: i protagonisti del film di Zeffirelli fanno causa alla Paramount per abusi sessuali

55 anni dopo l'uscita di Romeo & Giulietta, Olivia Hussey e Leonard Whiting fanno causa alla Paramount per gli abusi sessuali subiti

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A 55 anni di distanza dall'arrivo nei cinema di Romeo & Giulietta, la pellicola diretta da Franco Zeffirelli e prodotta dalla Paramount, i due protagonisti Olivia Hussey e Leonard Whiting (che hanno ormai più di 70 anni) hanno deciso d'intentare una causa da più di 100 milioni di dollari nei confronti dello studio per presunti abusi sessuali, negligenza e altro.

Nel documento di accusa possiamo leggere:

Gli imputati sono stati disonesti e hanno girato di nascosto scene di nudità o nudità parziale di minorenni a insaputa degli stessi, in violazione delle leggi dello stato e dei regolamenti federali che regolano l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. I querelanti hanno sofferto - e continueranno a soffrire - a causa del dolore fisico e mentale che va ad aggiungersi alla grave ed estrema angoscia mentale e stress emotivo.

Olivia Hussey e Leonard Whiting puntano a una compensazione superiore ai 100 milioni di dollari per quello che avrebbero subito durante la lavorazione di Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, una pellicola che nel corso del tempo avrebbe fruttato alla Paramount ben 500 milioni di dollari che si aggiungono al prestigio dei tanti premi vinti, tra cui due Oscar (Miglior fotografia e Costumi) sulle quattro nomination ricevute.

Nel file della causa si entra nello specifico di quanto accaduto:

Al momento delle riprese, Mr. Whiting (Romeo) era un minorenne di 16 anni e Ms. Hussey di 15. Ai querelanti venne detto da Mr Zeffirelli che non ci sarebbe stata nudità filmata o esibita e che i querelanti avrebbero indossato indumenti intimi color carne durante la scena d'amore in camera. Eppure, nella mattina in cui si doveva girare la scena nella camera da letto nella seconda settimana di dicembre del 1969 (in realtà era il 1967, il 1968 è l'anno di uscita del film, ndr.), ai querelanti all'epoca minorenni venne detto da Zeffirelli che avrebbero dovuto recitare nudi altrimenti il film non avrebbe funzionato. Erano stati investiti milioni e avrebbero rischiato di non lavorare più in alcuna professione, specie a Hollywood.

Curiosamente, in passato i "querelanti" non hanno manifestato di avere sofferto chissà quale trauma per quanto accaduto durante la realizzazione del film. Nel 2018 Olivia Hussey, in un'intervista rilasciata a Fox News a margine dell'uscita del suo libro di memorie, aveva liquidato la cosa come "niente di ché" aggiungendo anche che sia lei, che ha poi rilavorato con Zeffirelli anche dieci anni dopo per la miniserie angloitaliana Gesù di Nazareth, che Leonard Whiting, nonostante la giovane età, erano già dei veterani del palcoscenico teatrale con una certa consapevolezza di quello che la professione poteva richiedere.

Come ricorda anche Wikipedia:

A causa della scena di nudo tra i due protagonisti e della loro minore età, il film provocò qualche polemica e il rating originale in Gran Bretagna e negli Stati Uniti fu "A", per adulti. Zeffirelli, per mostrare in una scena il seno di Olivia Hussey, dovette ottenere un permesso speciale dalla censura italiana; alla stessa Hussey fu proibita la visione a causa della scena da lei interpretata e l'attrice commentò come fosse possibile che non potesse vedere qualcosa che "vedo nello specchio ogni giorno".

E altrettanto curiosamente, la causa è stata depositata la settimana scorsa alla Corte superiore di Los Angeles poche ore prima della scadenza del 31 dicembre che avrebbe segnato la fine dell'estensione triennale della revoca della prescrizione da parte della California per le denunce di abusi sessuali contro i minori.

FONTE: Deadline

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