Roma Lazio Film Commission, Zingaretti annuncia una intesa con Francia e Germania
Il Lazio è diventata la seconda regione europea per fondi e attività audiovisive, al via a un accordo tra Roma Lazio Film Commission e Francia e Germania
Questo prevede consultazione, condivisione di idee e progetti. Nessuna imposizione legale, ognuno continuerà con le proprie politiche, ma una comunanza dichiarata di obiettivi. Del resto le politiche della regione Lazio sono in espansione per battere il ferro finchè è caldo. Un nuovo fondo è stato istituito per attirare ancora più produzioni straniere, uno che si aggiunge a quello di 10 milioni di euro l'anno distribuito in automatico a chiunque spenda un certa percentuale del budget girando nel Lazio. Questo nuovo fondo, chiamato Lazio Cinema International, viene distribuito tramite bando e sarà anch'esso da 10 milioni di euro l'anno (al momento è previsto per tre anni) ed è dedicato solo a coproduzioni mondiali da girarsi nel Lazio. I vincitori del bando di quest'anno, che ha visto circa 52 domande, saranno le coproduzioni mondiali che si gireranno nel Lazio e verranno annunciate a Cannes.
Quindi fondi per la produzione, location, festival e poi anche fondi per le startup audiovisive (circa 1,2 milioni) e per la creatività digitale (altri 1,2 milioni) all'interno di un finanziamento europeo che ha a che vedere con la creatività in generale. Sono tutti i modi in cui la Regione ha raggiunto la medaglia d'argento europea del finanziamento e in cui intende mantenerla. Uno dei primissimi effetti di tutto ciò, lo anticipa Luciano Sovena, è che la Regione dovrebbe ospitare il remake di Vacanze Romane, progetto a cui ancora non è assegnato un regista ma al quale sembra sia interessatissimo Robert De Niro. Non si tratta di una vera notizia, nonostante molti amino spacciarla per tale, visto che la Film commission sta attenta a precisare che non c'è nulla di fissato, ma di un gossip trapelato tra le varie dichiarazioni.
Come il Lazio sia riuscito nell'impresa è di certo merito di Roma e della forza delle sue location ma anche di una certa scaltrezza nell'approfittare delle opportunità come i fondi per lo sviluppo economico dell'Unione. Molto del denaro stanziato infatti non viene dai fondi per l'audiovisivo ma da quelli per lo sviluppo economico, visto che le attivtà audiovisive, se hanno ricadute regionali e portano vantaggi turistici, possono rientrare in quell'insieme.