Roma 2017 - Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione - abbiamo visto le prime scene e il trailer

Le prime scene di Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione sembrano mantenere le promesse fatte riguardo questo sequel ma anche qualche difetto del primo

Critico e giornalista cinematografico


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Come promesso i protagonisti di Il Ragazzo Invisibile sono cresciuti assieme al proprio pubblico e quindi anche le loro storie cambiano e si evolvono per essere adatte alla nuova età. Se nel primo film il desiderio di sparire era quello di un bambino, ora il potere di sparire è quello di un adolescente, dotato di tutti altri patemi ma della stessa storia alle spalle.

Avevamo lasciato Michele alle prese con la scoperta che quella che credeva essere sua madre in realtà non lo è, e che invece la sua vera madre, dalla Russia, è viva. Nelle scene che abbiamo visto in anteprima proprio questo si vede: non solo la madre biologica, sempre interpretata da Ksenia Rappoport, è arrivata a Trieste ma con lei c’è anche una sorella di Michele di cui non sapevamo niente e che ha il potere di generare fuoco.

Le scene mostrano l’incontro tra i due prima in classe (ma lui ancora non sa la sua identità) e poi in una festa di sera, in cui si intuisce la linea sentimentale del film, cioè che la ragazza cui è interessato Michele (la stessa del primo film) sta in realtà con un altro che per giunta si è preso tutto il merito degli eventi del finale della scorsa avventura. Evidentemente nessuno lo ha smentito per non svelare il potere di Michele. Queste tensioni mal sopite faranno degenerare ben presto la festa con un piccolo accenno d’azione.

Il tono chiaro e semplice è il medesimo del primo film e la recitazione dei protagonisti non è migliorataQuello che è evidente dai primi minuti è che, benché la storia stavolta sia finalizzata al racconto della rabbia giovanile (tema che suona un po’ più nelle corde di Salvatores), il tono chiaro e semplice è il medesimo del primo film e la recitazione dei protagonisti non è migliorata. Inoltre, benché non siano una novità (se ne parla da più di un anno), abbiamo visto un po’ di esempi di come gli effetti digitali saranno trattati nel film, fondendoli con gli effetti pratici e dando all’operazione ancora di più un look e un tono internazionali.

Come si conviene al genere (non tanto il fantastico ma il franchise fantastico con protagonisti che crescono) al maturare dei personaggi corrisponde un inscurirsi dei toni, quindi anche Il Ragazzo Invisibile: Seconda Generazione è più dark del precedente. Già nelle scene visionate è stato possibile vedere la casa abbandonata in cui la vera famiglia di Michele vive e segna una certa differenza con quella in cui viveva con la madre adottiva. Non è poi difficile prevedere che avrà al suo interno una minaccia molto più grande e pericolosa del primo in un rialzo dell’asticella che è il cuore della maturazione dell’avventura.

Sembra infine dal trailer (che pure abbiamo visto in anteprima) e dal primo materiale promozionale che la sorella di Michele avrà un’importanza per nulla marginale, ma che dovrebbe diventare la vera spalla dell’avventura pensata per culminare in un grande scontro dentro una cisterna, qualcosa che promette di mescolare il fantastico ai resti metropolitani, dettaglio che già era l’idea migliore del primo film (la nave).

Rimane da chiedersi come possa andare al botteghino. Il Ragazzo Invisibile, il primo, è stato una specie di strano slow burner, ha raccolto un buon incasso in sala (ma ci si aspettava di più) e sembra essere andato bene sulla pay tv. Dunque un certo pubblico con il tempo l’ha accumulato, sarà da vedere se la distribuzione sarà in grado di creare intorno a esso il livello di evento che gli consentirà di migliorare quei numeri in una contingenza di box office non facile, oppure se punteranno ad un’uscita normale ed un lancio più massiccio in televisione.

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