Roma 2015 - Freeheld, il resoconto della conferenza stampa con Ellen Page e Peter Sollett
Ecco la conferenza stampa di Freeheld di Peter Sollett, presentato nella selezione ufficiale di Roma 2015. Ellen Page e Julianne Moore sono le protagoniste
Il 14 febbraio 2014 Ellen Page ha dichiarato a tutto il mondo la sua omosessualità.
Questo è il resoconto della conferenza stampa romana alla presenza di Ellen Page e Peter Sollett.
Mrs. Page, cosa è cambiato dopo l'ormai famoso annuncio del 14 febbraio dello scorso anno?
Page: Sicuramente l'aver dichiarato la mia omosessualità mi ha cambiata e per il meglio. Prima di farlo ero triste e chiusa. Sia nella vita privata che nel mio ambiente di lavoro. Da quando l'ho fatto la mia vita è migliorata e con lei anche il mio modo di vivere il lavoro e l'ambiente che mi circonda.
Fare il film è stata un'ispirazione per la decisione di dichiarare la sua omosessualità?
Personaggi come Laurel e Stacie sono sempre delle ispirazioni. E' anche grazie a persone come loro che la mia vita è libera. Mi hanno ispirato e motivato per la ricerca di una mia serenità e felicità. Sono persone come loro che mi portano a vivere la vita con più naturalezza.
Mr. Sollett, quanto aver lavorato a questo film l'ha cambiata per quanto riguarda il suo atteggiamento circa il tema dei diritti del mondo LGBT ( acronimo per "lesbian, gay, bisexual e transgender", N.d.R.)?
Credo nella parità dei diritti da sempre. Ho molti amici gay ma sicuramente aver passato 3 anni a pensare al problema ancora più approfonditamente grazie al film... mi ha aiutato ed è stata una vera e propria educazione per me. E' stato un privilegio sia poter lavorare con Ellen che avere la possibilità di incontrare e discutere con la vera Stacie Andree.
Mrs. Page, come è stato lavorare con Julianne Moore?
Bellissimo. Non ci eravamo mai incontrate prima ma la connessione è stata rapidissima. Julianne è generosa e presente. Julianne ha già interpretato dei personaggi gay e crede molto nell'egualitarismo. La trovo molto simile a me e dotata di un gran cuore.
Cosa ne pensa delle diverse incarnazioni della protesta nel film affidate al colorato liberal ebreo gay Steven Goldstein interpretato da un aggressivo e divertente Steve Carell contrapposto al cinico pessimista etero Dane Wells di Michael Shannon?
Ognuno può avere metodi diversi per lottare o protestare. Sia che tu faccia parte del movimento LGBT o degli ambientalisti. Io personalmente adoro manifestazioni molto esplicite come il gay pride perché permettono di esprimersi e aiutare chi è represso e si vergogna.
Visto che Stacie nel film parla dei suoi sogni... quali sono i suoi Ellen?
Sono molto simili a quelli di Stacie. Trovare l'amore, una casa... e un cane.
Peter Sollett: Ecco.. avete un grande titolo: "Ellen Page vuole un cane!"
Mr. Sollett, è stato difficile creare un film di finzione partendo dal documentario?
E' vero. Esiste un altro Freeheld (2007) diretto da Cynthia Wade, così bello da vincere un Oscar per il Miglior Corto Documentario. Quel film si occupava degli ultimi anni di vita di Laurel Hester funestati dal tumore devastante che la portò via. Noi volevamo far vedere anche la nascita dell'amore tra lei e Stacie. Siamo stati grati del sostegno al nostro film da parte dei realizzatori di quel documentario.
Avete avuto delle difficoltà a girare nel New Jersey?
In realtà abbiamo girato tutto il film nello Stato di New York. Lo abbiamo fatto per motivi economici. Ma purtroppo è vero... alcune location ci sono state negate per via del soggetto trattato nel film.
Qual è stata la scena più difficile da girare?
I momenti più leggeri tra Stacie e Laurel sono stati quelli paradossalmente più complicati da realizzare. Il primo appuntamento nel locale e le scene di dolce flirt sulla spiaggia.
Mrs. Page, è vero che interpreterà ancora dei personaggi gay?
Sì, è vero. Sto lavorando a due film dove tornerò ad essere gay. Devo però specificare che non c'è alcuna vicinanza tra quei personaggi e la Stacie di Freeheld: Amore, giustizia, uguaglianza. L'unica cosa che li accomuna... è il loro amore per le donne.
Pensa che questo film possa essere una fonte di ispirazione per i più giovani?
Ho incontrato delle persone che mi hanno detto che per loro è stato utile.
Mr. Sollett, pensa che il film possa avere delle possibilità da Oscar?
Non posso rispondere a questa domanda. Francamente... non saprei proprio cosa dire.
Cosa ne pensa del parallelismo possibile tra la prova di Julianne Moore nel suo film e l'Oscar vinto quest'anno per Still Alice?
Julianne è una grandissima attrice. Noi non siamo stati influenzati da Still Alice (anch'esso presentato alla Festa del Cinema di Roma nella scorsa edizione, N.d.R.) perché mentre lavoravamo al nostro film, Still Alice era ancora in post produzione. Non sapevamo certo che sarebbe diventato il film che è diventato.
Chi ha scelto Steve Carell per il ruolo dell'attivista gay Steven Goldstein?
Eravamo tutti molto interessati a lui ma Julianne ci ha aiutato perché si conoscevano ed ha avuto l'opportunità di chiamarlo e offrirgli la parte di persona. Penso che Steve sia stato fantastico.
Mr. Sollett, sosa pensa del cinema italiano?
Amo il neorealismo. Amo De Sica, Rossellini, Visconti e dei contemporanei non vedo l'ora di vedere Youth di Paolo Sorrentino. Sono sempre pronto per un film di Gabriele Muccino e mi piacerebbe che Roberto Benigni tornasse a dirigere un film.