[Roma 2012] Marco Müller già al lavoro sul prossimo Festival di Roma

Durante la conferenza stampa dedicata ai "numeri del Festival di Roma", tutt'altro che convincenti, Marco Müller conferma di essere al lavoro sulla prossima edizione...

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Si chiude oggi la settima edizione del Festival del Cinema di Roma, un'edizione decisamente in sordina per la prima volta diretta dal veterano di Venezia, Marco Müller. Nella conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio, il direttore artistico ha snocciolato, assieme al direttore generale Lamberto Mancini e al Presidente della Fondazione Paolo Ferrari, i numeri di questo Festival 2012. Spostato, posticipato, contraddistinto da annunci di ospitate spesso smentite (Tarantino su tutti) e da rumour che non gli hanno certo giovato, presentandolo come ben più succoso di quanto poi sia stato.

Per quanto si siano ben preparati con numeri alla mano, i magnifici tre responsabili vengono sottilmente provocati dai giornalisti, che sembrano infischiarsene altamente del 15% di accrediti stampa in più rispetto all'annata passata, concentrandosi invece sul calo del 15% di incassi relativi ai biglietti. Calo giustificato, spiega Mancini, dalla tendenza generale dell'economia e, specificamente, dalla crisi del settore cinematografico: "Venezia ha vissuto problematiche analoghe, e nelle sale si registra un calo del 12% di affluenza".

Mancini si rallegra poi dell'ottima copertura mediatica ricevuta da questa edizione, superiore del 17% rispetto all'anno precedente, e ritiene ottimale la scelta fatta di puntare sui nuovi media e sulla stampa online, che ha riservato al Festival una media di 300 articoli al giorno (contro i 120 della carta stampata).

Colpisce il ritornello "il dato è negativo, ma è comunque un risultato molto soddisfacente considerando che..." a cui, di volta in volta, Mancini attacca una diversa frase di desinenza. Insomma, al di là dei tentativi di consolazione, il bilancio non è dei migliori. Va tenuto conto, certo, del ridotto tempo messo a disposizione di Müller per comporre il suo Festival, appena cinque mesi e  mezzo (ed ha ragione il direttore artistico a sottolineare come, in realtà, occorra il doppio del tempo per organizzare un evento di tale rilevanza). Interrogato sulle voci che lo danno già dimissionario, Müller replica deciso: "Sarei un pazzo ad abbandonare un progetto sul quale ho investito e intendo investire tanto. Da lunedì 19 novembre (dopodomani, ndr) sarò al lavoro per organizzare la prossima edizione". Insomma, i detrattori di Müller devono rassegnarsi: il direttore intende assolvere il suo compito per i tre anni di mandato concordati (anche se molto dipende dal consiglio di amministrazione, e potrebbe esserci qualche scossone dopo il terremoto politico degli ultimi mesi), promettendo in futuro una ben più eclatante partecipazione di star. "Abbiamo il tappeto rosso più lungo e più largo del mondo: nelle prossime edizioni, verrà certamente valorizzato con un gran numero di ospiti di richiamo, più noti e quindi anche più prevedibili. In questo senso mi fa piacere comunicare che l'Hollywood Foreign Press Association è stata presente al Festival con ben 40 delegati, e che figuriamo tra i pochi Festival invitati, il prossimo 12 gennaio, alla consegna dei Golden Globe."

Sugli ospiti stranieri che hanno dato forfait, Müller fa spallucce: "Non è colpa nostra, Tarantino sta ancora montando il suo film. Non potevamo certo angosciarlo per farlo venire ad ogni costo. Sugli altri posso solo dire che gli imprevisti capitano a chiunque." A riconsolare Müller ci pensa ancora Mancini, che rimarca il fatto che, benché il numero di ospiti internazionali sia ridotto rispetto all'annata precedente (300 contro 350 del 2011), resta invariato il dato relativo al numero di talent accorsi al Festival anche a proprie spese, a fronte di una minore quantità di ospiti spesati dall'organizzazione. "Credo sia importante, perché conferma l'interesse dei talent stranieri per questo evento."

E non mancano le polemiche, quando un giornalista ventila l'ipotesi di una censura di commenti negativi sulla pagina Facebook dedicata al Festival. Ipotesi che spiazza Mancini, che si dice pronto a verificare personalmente quest'inconveniente di cui non era a conoscenza.

Insomma, tanti numeri che danno più l'impressione di voler essere fumo negli occhi, mentre cala il sipario di questo Festival del Cinema 2012 su una platea sempre meno entusiasta e convinta.

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