Roland Emmerich ammette: "Non volevo dirigere Godzilla"
Roland Emmerich ricorda l'esperienza con Godzilla nel 1998, il film che non voleva girare e si ritrovò "costretto" a fare...
Il lungometraggio, prodotto dalla TriStar (etichetta della Sony Pictures) non ottenne un successo paragonabile a quello di Independence Day ma garantì in ogni caso un profitto allo studio e delle ingenti revenue ottenute grazie al merchandise: secondo quanto riportato da Wikipedia parliamo di almeno 400 milioni di dollari (dato non aggiornato all'inflazione, ndr.) solo nel Nord America.
Non volevo dirigere Godzilla. Ma mi proposero un accordo che non si era mai sentito prima. Dissi "Ok, ma voglio approcciarmi alla cosa in maniera radicale. Non voglio fare il classico Godzilla pancione, lo voglio rendere più simile a una lucertola". Quello doveva essere il modo che doveva far capire a tutti che non potevo fare quel film. Solo che i dirigenti della Toho, proprietaria del marchio di Godzilla, dissero "Oh, possiamo chiamarlo il nuovo Godzilla, il Godzilla di Hollywood! E poi noi possiamo comunque lavorare anche al nostro Godzilla pancione!". Merda! Stavo lavorando costantemente al mio film dove si parlava di una meteora verso la terra ed ecco che tutto venne sconvolto da Godzilla. E poi, all'improvviso, ecco che arriva Michael Bay [con Armageddon, ndr.] e lo fa prima di me.
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