Rod Fergusson, capo di The Coalition, parla del suo lavoro su Mafia III
Nel corso di un talk al PAX South 2020 Rod Fergusson, capo di The Coalition, ha parlato di uno dei suoi precedenti lavori, Mafia III
Sono stato incaricato di aiutare un nuovo team a sviluppare un nuovo gioco. Non l'ho mai finito, ma alla fine il team diventò Hangar 13 e quel gioco Mafia III. La ragione per la quale non ne ho concluso lo sviluppo è per le divergenze creative con il management. Avevo altre idee per quel gioco e per i lteam, che non collidevano con quanto il management voleva fare, quindi, per la seconda volta in vita mia, mi sono messo in proprio.
Ecco un estratto della nostra recensione di Mafia III:
Mafia III sa divertire e appassionare. Bisogna constatare se ciò che si cerca sia compatibile con quanto offerto dalla produzione di 2K Games. L’avventura affronta diverse questioni spinose, lo fa senza censure e con un’efficacia dovuta, in primis, ad una regia abilissima e ad una sceneggiatura impeccabile. Inoltre alcuni scontri a fuoco, certi inseguimenti, vi coinvolgeranno alla grande. Anche la lenta e progressiva conquista di New Bordeaux, per quanto ripetitiva, regala attimi di onnipotenza meritevoli di essere vissuti.
Peccato che Mafia III non sia quel capolavoro che ci saremmo aspettati, che non sia un open-world capace di gareggiare ad armi pari con i mostri sacri del genere. L’anima realistica del gioco, ben restituita dalla trama, si scontra con un gameplay sviluppato solo per metà, mortalmente mortificato da un’I.A. e da una scarsa cura per i dettagli che spezzano l’incantesimo, che rendono l’avventura tragicamente posticcia.
Cosa pensate di quanto raccontato da Rod Fergusson riguardo lo sviluppo di Mafia III? Ditecelo nei commenti!
Fonte: GameSpot