Robert Kirkman: Alla Marvel sono stato trattato da schifo
Non sono piacevoli i ricordi di Robert Kirkman, co-creatore di The Walking Dead, legati agli anni in cui collaborava con la Marvel come sceneggiatore
Riportiamo di seguito quanto esternato da Kirkman, chiedendoci se ci sarà una replica da parte della Marvel e soprattutto del convitato di pietra, Joe Quesada, apparentemente al centro delle principali dispute con lui:
Kirkman - C’erano molte restrizioni. Avevo un ottimo rapporto con Tom Brevoort, penso che sia un editor fantastico, mi piaceva molto lavorare con lui. Ma io e Joe Quesada non andavamo d’accordo. C’erano molte cose di cui mi dava la colpa e in cui io non c’entravo. Tentavo di spiegarmi: "Non era questo che volevo dire, di che stai parlando?", e lui si infuriava ulteriormente.
Arrivammo al punto in cui non pubblicizzavano più alcune delle mie serie. Dato che alcune erano di fascia inferiore e c’è un certo budget per il marketing, ha senso promuovere le serie che porteranno introiti rispetto a quelle che ne porteranno meno.E qui passiamo a un altro punto: ero completamente realistico riguardo alla mia posizione (o alla mia mancanza di posizione) alla Marvel durante la mia permanenza. A volte organizzavo personalmente delle interviste per promuovere le mie serie, e la cosa li faceva impazzire. Dovevo avere il loro permesso prima di partecipare a un’intervista. "Volete che mi limiti a fare queste serie ma non a tentare di venderle? Non capisco". Il punto è che ero un autore indipendente che era andato a lavorare per la Image, e la Image è un ambiente molto libero. Per chi vuole pubblicare il proprio materiale, la Image è il posto migliore dove andare, ti permettono di fare tutto. E così mi ero presentato alla Marvel dicendo: "So fare tutte queste cose, sono disposto a gestire queste cose, sono pronto a dare una mano". Ma la cosa non era gradita.
Durante la pianificazione di un evento Ultimate chiesi: "Sarà un evento incentrato sugli X-Men, su Spider-Man o su cosa? Lo chiedo perché ho questa grossa storia su Nighcrawler a cui sto lavorando e cercherò di non farla toccare dall'evento, se poi sarà raccolto nei volumi di Spider-Man". Era una domanda molto lineare, credo.
Joe Quesada mi scrisse una mail dicendomi qualcosa del tipo: "Perché non ti preoccupi della storia prima di preoccuparti delle tue royalties sugli X-Men? A chi importa dove viene raccolta una serie e chi riceverà le royalties su quella serie? Perché non pensi a scrivere e basta? Cosa c’è che non va in te?".
La mia risposta fu, non credo che dissi così, ma fu una cosa del tipo: "Con voi stron*i guadagno degli spiccioli. Al momento faccio soldi a palate con Invincible e The Walking Dead, le mie raccolte vanno alla grande. Qui alla Marvel lavoro per una manciata di dollari, mi trattano da schifo e mi urlano contro tutto il tempo solo perché cerco di mettere un po’ di cura in più nelle serie". Quindi a conti fatti si trattava essenzialmente di questo: credo che non gli piacesse il fatto che non avevo bisogno di loro, e questo era un problema costante.
Fonte: Comic Book