Robert Downey Jr svela cosa gli manca maggiormente dei Marvel Studios

Cosa manca dei Marvel Studios a Robert Downey Jr? Il lavoro con Kevin Feige e tutta l'esperienza avuta con l'arco narrativo del suo Tony Stark

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Con Avengers: Endgame si è chiuso, nel 2019, il viaggio artistico e professionale di Robert Downey Jr nel Marvel Cinematic Universe, un'avventura cominciata nel 2008 con il primo Iron Man diretto da Jon Favreau.

In una recente intervista con Deadline, la star ha parlato anche di quali sono le cose che gli mancano di più del lavoro con la divisione cinematografica della Casa delle Idee.

Queste le parole di Robert Downey Jr:

Cosa mi manca di più? Lo stare in trincea con Kevin Feige per tutto il tempo. Gli inizi con Jon Favreau, ora appare tutto come un bel sogno. La fase centrale, con Shane Black per Iron Man 3, io e mia moglie avevamo da poco avuto Exton e abbiamo girato principalmente a Wilmington, nella Carolina del Nord. Un'esperienza idilliaca e sovversiva. E la fine, quando ho capito quanto strette fossero le amicizie che avevo instaurato nel Marvel Cinematic Universe, con i fratelli Russo che mi hanno aiutato ad accettare l'arco narrativo di Tony.

Nell'estate del 2021, nel corso di un'intervista, il boss dei Marvel Studios Kevin Feige aveva avuto modo di definire l'ingaggio di Robert Downey Jr come il rischio più grande corso dalla compagnia proprio perché, all'epoca, l'attore aveva da poco ricominciato il percorso di riscatto personale e professionale dopo anni decisamente turbolenti.

Sono stato così fortunato da essere stato coinvolto nei primi film di Spider-Man e degli X-Men. Ma avevamo l’intenzione di dare vita anche a un film di Iron Man. E, per quanto possa sembrare una cosa quasi oltraggiosa da dire oggi, penso ancora che il rischio più grande sia stato ingaggiare Robert Downey Jr. Nella fondazione dell’Universo Cinematografico della Marvel è stato qualcosa che ha rappresentato, allo stesso tempo, il rischio maggiore e la mossa più importante. Senza Robert non ci troveremmo qua, oggi, a parlare dell’UCM. Lo credo davvero.

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FONTE: Deadline

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