Road House, lo sceneggiatore del film originale fa a causa ad Amazon: "Ha usato l'AI per completare il remake"

Lo sceneggiatore de Il duro del Road House ha fatto causa ad Amazon per il remake, il colosso nega l'accusa di aver usato l'AI per l'ADR

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Si è scatenato un nuovo putiferio attorno a Road House, il film prodotto da Amazon MGM Studios già al centro dei riflettori dopo che il regista Doug Liman aveva deciso di boicottare la premiere a causa della decisione dello studio di distribuirlo direttamente in streaming anziché al cinema.

Lo sceneggiatore R. Lance Hill ha depositato infatti una causa affermando che Amazon avrebbe utilizzato l'intelligenza artificiale per completare il remake prima che scadessero i diritti sul film originale (il Copyright Act del 1976 restituisce infatti i diritti delle sceneggiature agli autori dopo 35 anni, a meno che non vengano siglati nuovi accordi e realizzati remake).

Hill aveva chiesto di riavere indietro i diritti della sua sceneggiatura: per legge, il creatore deve dare un preavviso di due anni, e lui avvertì lo studio a novembre del 2021. In questi due anni, Amazon ha fatto di tutto per realizzare il film in tempo, ma a causa dello sciopero degli sceneggiatori e degli attori la lavorazione ha subito dei ritardi, tanto che lo studio avrebbe "cercato rimedi estremi per rispettare la deadline del 10 novembre 2023, affrontando costi considerevoli e utilizzando addirittura l'intelligenza artificiale per replicare le voci degli attori per l'ADR (automatic dialogue replacement), violando consapevolmente gli accordi stretti con la SAG-AFTRA e la DGA".

Lo sceneggiatore ora chiede che l'uscita del film, che verrà presentato al SXSW festival la prossima settimana (senza che Doug Liman sia presente), venga fermata.

Amazon nega le accuse

"La causa di R. Lance Hill riguardo Road House è completamente immeritata e numerose accuse in essa sono categoricamente false," ha dichiarato un portavoce di Amazon a Deadline. "Il film non utilizza alcuna AI al posto delle voci degli attori. Ci difenderemo nelle sedi opportune contro queste accuse".

Qualche mese fa il produttore Joel Silver aveva lasciato il film e altri progetti di Amazon, e all'epoca si era parlato delle sue preoccupazioni proprio circa l'utilizzo dell'AI nel remake.

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