I rivenditori americani commentano la crisi di vendite del fumetto nel 2017
Sono proprietari o gestori di fumetterie americani i commentatori a cui si è affidato Newsarama per fare luce sulle vendite in calo nel settore del fumetto degli ultimi mesi.
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Rachel Roberts - Niente di nuovo. Restiamo sempre all'erta, cercando di anticipare le tendenze e assicurandoci che ogni prodotto che ci venga richiesto sia disponibile.
Joe Field - Dopo aver avuto una piccola impresa per tanti anni, ho capito che è essenziale essere adattabili. Quando una parte del mercato non funziona, noi dobbiamo implementare quelle che lo fanno, Possiamo tagliare ordinativi per pareggiare con le vendite più in fretta che in ogni altro settore di rivendita. Sono rimasto sorpreso dall'iniziativa Rinascita della DC e sono certo che, dopo un forte esordio di Secret Empire e Generations, lo one-shot di Marvel Legacy farà per la casa delle idee ciò che il prologo di Rinascita ha fatto per la DC.
Roberts - A portare verso il basso le nostre vendite ci sono molti fattori, ma credo che il principale sia che è difficile battere Amazon. Quasi ogni giorno ci sentiamo chiedere se siamo in grado di fare lo stesso prezzo. E non possiamo. La gente non capisce che, essendo noi un piccolo negozio locale, non abbiamo assolutamente lo stesso giro di affari di Amazon. La grande scatola sta uccidendo il mercato.
Field - Inoltre, il mercato dei fumetti è sospinto dalla stessa inerzia, molto spesso, ma quando le serie periodiche cominciano, poi finiscono, poi ricominciano di nuovo e così via, quell'inerzia va perduta. Come la regolarità dei palinsesti e la fiducia dei lettori in una storia. La costanza, in questo settore, è vitale.Charlie Harris - Le mie vendite totali non sono calate, ma i fumetti Marvel non vanno bene come prima, dacché sono iniziati tutti questi rilanci frequenti. I clienti sono stanchi di questi crossover enormi, ma prevedibili e dei continui rilanci.
Ryan Seymore - Sfortunatamente, nel nostro negozio abbiamo visto un leggero calo degli affari. Di tutti gli editori, la Marvel è stata quella più colpita. I cambiamenti che hanno fatto, sia nei contenuti che nella struttura, hanno fatto danni incredibili alle loro vendite.
Fields - Se mettiamo assieme un'economia non brillante con il fatto che uno dei maggiori editori, la Marvel, non è andata granché, vediamo come le cose siano peggiorate parecchio per noi. Ma devo dire di essere felice delle correzioni che pare stiano facendo alla Casa delle Idee. Potranno volerci mesi per tornare dove eravamo, ma mi pare che stiano tornando sulla strada giusta.
Seymore - Clienti che un tempo compravano intere linee narrative, per esempio tutto quel che usciva sugli X-Men o sugli Avengers, ora non lo fanno più. Personalmente, preferirei vendere cento copie di un solo fumetto di Spider-Man ogni mese, piuttosto che trentacinque ogni due mesi di due diverse serie.
Roberts - Il problema è la qualità. Persino i nostri lettori Marvel e DC più fedeli si sono lamentati della qualità delle sceneggiature, ultimamente. Quindi direi con discreta certezza che questo è tra i fattori del calo. Abbiamo anche visto tanti lettori lasciarsi alle spalle serie delle major e dedicarsi a titoli indipendenti.
Buone notizie? Ce ne sono. I dati del Free Comic Book Day, secondo i quattro intervistati, indicano che si potrebbe già essere alla fine del tunnel. Alcuni fanno previsioni secondo cui, con il secondo semestre dell'anno, il 2017 potrebbe chiudersi con un totale di vendite in pareggio con il 2016.
Fonte: Newsarama