Rita Wilson su come lei e Tom Hanks abbiano contratto il Coronavirus: "Doneremo il nostro plasma per la ricerca"
In un'intervista rilasciata a CBS This Morning, Rita Wilson ha parlato di come lei e suo marito Tom Hanks hanno contratto il nuovo Coronavirus
Qualche giorno fa abbiamo anche avito modo di vedere Tom Hanks come ospite a sorpresa della puntata speciale del Saturday Night Live “at home” andata in onda sulla NBC sabato sera. Il celebre programma comico è tornato in onda, dopo una pausa dovuta all’emergenza Coronavirus, con un’edizione molto particolare composta da contributi originali prodotti da remoto, che ovviamente non hanno risparmiato una certa ironia sulle conferenze Zoom.
In un'intervista rilasciata a CBS This Morning, Rita Wilson ha parlato di come lei e suo marito hanno contratto il virus SARS-CoV-2 che, dalla Cina, si è propagato in tutto il mondo causando una pandemia che ha messo in ginocchio l'intero pianeta.
Una delle strade percorse dai ricercatori per contrastare l'infezione da COVID-19 prevede infatti anche l'impiego del plasma dei guariti.
Come possiamo leggere su Repubblica:
Fra i percorsi individuati, una strada importante potrebbe essere rappresentata dall'uso, nei malati, del plasma, la parte liquida del sangue, di persone che hanno avuto Covid-19 e sono completamente guarite. Queste persone, infatti, hanno sviluppato anticorpi contro il nuovo coronavirus che possono servire a chi è malato per combattere l'infezione [...] L'efficacia di questa opzione, già impiegata in passato nella Sars e nella Mers, è stata provata anche da uno studio in Cina, per ora su 10 pazienti, pubblicato sulla prestigiosa rivista Pnas. Insomma, se ulteriori dati confermeranno la sua validità, il plasma da guariti potrebbe essere in futuro essere applicato su scala più ampia. Quando il paziente non ha più sintomi e ha due tamponi (consecutivi e a distanza di 24 ore) negativi al virus, si definisce guariti. Dopo la guarigione, di solito sviluppa l'immunità al patogeno – ora in corso di studio da parte dei ricercatori attraverso test sierologici. Questa immunità, infatti, si “vede” nel sangue dalla presenza di anticorpi specifici, le immunoglobuline IgG, per il Sars-CoV-2. La loro presenza, più o meno abbondante, conferma la presenza di una sorta di protezione contro nuove infezioni da Sars-CoV-2.
Vi invitiamo a prendere visione di quanto indicato sul sito del Ministero della Salute in merito al nuovo Coronavirus.
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