Ridley Scott ricorda i giorni in cui era il quinto nella lista della Fox per la regia di Alien
È un periodo decisamente denso d'impegni stampa per Ridley Scott reduce dall'insuccesso commerciale di The Last Duel (LEGGI LA RECENSIONE) e con un nuovo lungometraggio, House of Gucci, che si appresta a debuttare negli Stati Uniti e poi, nelle prossime settimane, nel resto del mondo.
Alien atterrò sulla mia scrivania. Ero il quinto della lista. Il tizio prima di me, stranamente, era un grande regista chiamato Robert Altman. Mi domando ancora oggi come abbiano pensato di offrire un film come Alien a lui. Me lo immagino che legge la sceneggiatura che, una volta arrivato alla scena della colazione, comincia a pensare "Ma che roba è?". Ma considerato che io provenivo, principalmente, dal mondo della direzione artistica, ho avuto subito chiaro in testa quello che avrei potuto ottenere. Motivo per cui ho detto "Lo faccio io". Credo si tratti semplicemente di una questione di persone diverse che sono adatte a compiti diversi.
In realtà, i registi collegati alla regia di Alien furono peraltro più di cinque. In aggiunta ai due già citati nel corso di questo articolo, troviamo anche Dan O'Bannon (sceneggiatore della pellicola), Walter Hill (produttore del film), Peter Yates, Jack Clayton, e Robert Aldrich.
Nonostante per Ridley Scott si trattasse di una "opera seconda", Alien è poi diventato un capolavoro conclamato e riconosciuto della storia del cinema. La pellicola, nel 2002, è stata scelta per essere conservata nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti