Richard Dreyfuss accusato di sessismo e omofobia per un intervento a una proiezione di Lo squalo

Una proiezione di Lo squalo di Steven Spielberg non è andata come previsto sabato scorso al Cabot Theatre di Beverly con Richard Dreyfuss

Redattore per badtaste.


Condividi

Una proiezione di Lo squalo con Richard Dreyfuss come ospite non è andata come previsto sabato scorso al Cabot Theatre di Beverly, in Massachusetts.

Il motivo è che quello che doveva essere un intervento incentrato sul film di Steven Spielberg si è trasformato in un'invettiva dell'attore senza peli sulla lingua su una serie di questioni ben lontane dal cinema.

Dai primi resoconti apparsi sui social dall'evento è emerso che Dreyfuss si sarebbe scagliato contro il "politicamente corretto", attaccando il movimento #MeToo, mostrandosi sessista nei confronti di Barbra Streisand e opponendosi all'ideologia trans che permetterebbe ai "bambini di dieci anni di cambiare sesso".

Dall'intervento al momento è disponibile solo l'arrivo dell'attore sul palco sulle note di Taylor Swift e con indosso un vestitino al di sopra dei suoi abiti, come potete vedere a seguire:

Un utente su Twitter ha suggerito un titolo alternativo per l'ospitata: "Una serata di misoginia e omofobia con Richard Dreyfuss. Dire che è stato deludente è un eufemismo". Su Facebook, invece, un altro utente ha spiegato: "Ce ne siamo andati assieme a centinaia di altri a causa della sua invettiva omofoba, razzista e misogina". Qualcun altro ha definito i commenti dell'attore "disgustosi" e "offensivi".

Nei commenti su Youtube un altro utente ha precisato che solo "20-30 persone se ne sono andate e non centinaia come scritto in alcuni articoli" e ha poi raccontato che "[Dreyfuss] ha spiegato che non gli è piaciuto lavorare con Streisand perché non era abbastanza sottomessa in quanto donna", ma anzi molto testarda.

Un altro, poi, ha aggiunto che il pubblico ha reagito negativamente ad alcune delle sue dichiarazioni, esprimendosi con fischi e dissenso: "Dopo l'intervista non sono rimasto a vedere il film perché il mio umore era stato compresso".

In seguito alle polemiche scatenate dall'evento, il cinema ha diffuso un comunicato di scuse spiegando che "le idee espresse dal signor Dreyfuss non riflettono i nostri valori di inclusione e rispetto. Ci dispiace profondamente per il dolore causato ai nostri spettatori, e ci dispiace che un evento che doveva essere un omaggio a un film iconico si è trasformato in un comizio politico".

Cosa ne pensate delle parole di Richard Dreyfuss? Ditecelo nei commenti!

Continua a leggere su BadTaste