Richard Donner: il "papà cinematografico" di Superman sui moderni cinecomic e le critiche di Martin Scorsese al genere

Richard Donner commenta lo stato di salute attuale dei cinecomic, la Snyder Cut e le ben note critiche di Martin Scorsese al genere

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Abbiamo già citato l'intervista che Richard Donner, il leggendario regista della saga di Arma Letale, dei Goonies e S.O.S. Fantasmi ha concesso al Telegraph. Lo abbiamo effettuato in riferimento alla conferma data dal regista al fatto che sarà proprio lui a dirigere il quinto capitolo di Arma Letale (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Durante la chiacchierata col quotidiano, il filmmaker ha però parlato anche di altre questioni collegate ai cinecomic. Lui, che è stato fondamentalmente il "papà cinematografico" di Superman grazie all'omonima pellicola del 1978 interpretata da Marlon Brando, Christopher Reeve e Gene Hackman, ha discusso dello stato di salute attuale dei cinecomic e ha commentato le ben note critiche che Martin Scorsese ha rivolto a questo popolare e variegato filone durante la promozione stampa di The Irishman nell'autunno del 2019.

Cominciamo proprio da quest'ultimo aspetto:

Beh, che dire, mi piacerebbe saper fare una di quelle attrazioni dei parchi a tema. Il problema che vediamo spesso nella nostra industria consiste nel fatto che quando una data "lente tecnologica" diventa facilmente disponibile, viene impiegata in modo improprio. Ma, allo stesso tempo, all'interno di un dato filone vedi comunque qualcosa di davvero straordinario di tanto in tanto.

In termini più generali, in materia di stato di salute dei cinecomic, Richard Donner spiega:

C'è davvero troppa gente che trasforma i supereroi in personaggi così cinici che poi li trovo deprimenti. Quando sono troppo cupi, tetri, arrabbiati con sé stessi e il mondo. Ecco, quando sono così non li trovo portatori di vero intrattenimento. Mi pare che la realtà sia già abbastanza pessima di per sé. Veniamo da quattro anni di Donald Trump. Penso che la gente desideri l'opposto. Quando ne vedo uno fatto bene, secondo quelli che sono i miei standard, è davvero appagante. Sono davvero felice e orgoglioso. Ma quando sono fatti male è davvero una grande delusione.

Il regista tocca anche due questioni decisamente attuali, come i film di Wonder Woman e l'arrivo della Snyder Cut di Justice League. Tutto parte dal commento fatto da Patty Jenkins, la regista dei due cinecomic con Gal Gadot, che ha dichiarato di essersi ispirata alla scena della pellicola di Richard Donner in cui Superman vola con Lois Lane per la sequenza di volo presente nel suo Wonder Woman 1984. Il filmmaker nota che i lungometraggi della collega condividono lo stesso cuore e le stesse emozioni del suo Superman e risponde ai complimenti ricevuti dichiarando "Beh, vuol dire che ha un ottimo gusto!". Ammette poi, date le sue esperienze pregresse con Superman II, che è fantastico poter constatare che a Zack Snyder sia stata effettivamente data la possibilità di portare alla luce la sua versione della Justice League con la Snyder Cut in dirittura d'arrivo su HBO Max.

Richard Donner cita anche un aneddoto relativo ai giorni in cui il suo Superman arrivava nelle sale. Una minaccia di morte ricevuta da una vera e propria fanatica religiosa:

Ricevetti minacce di morte. Ricordo ancora che una donna mi scrisse una lettera in cui mi chiedeva come avessi osato paragonare Brando a Dio e Christopher Reeve a Gesù. Disse che il mio sangue avrebbe inondato le strade. Mi pare che può accadere, quando fai un buon film, che le persone finiscano per prenderlo come realtà.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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