Riaprono i cinema in Corea del Sud, in Cina si pensa a regolamentare le finestre distributive
In Corea del Sud riaprono i primi cinema, e proiettano Trolls World Tour. Intanto in Cina si pensa a regolamentare le finestre distributive
In Corea del Sud vi è stato un lockdown parziale, e le principali catene hanno chiuso i cinema soprattutto nelle zone più colpite, come la capitale Seul, dove ora le sale riapriranno adottando una serie di misure di sicurezza e applicando il distanziamento sociale. Durante il mese di marzo gli incassi sono crollati a 1.8 milioni di biglietti staccati contro i 14.6 milioni dell'anno precedente, e il primo trimestre ha visto un calo del 56%.
Il capo del Film Bureau cinese ha rassicurato gli esercenti, fortemente penalizzati dalla situazione, spiegando che lo stato potrebbe regolamentare ufficialmente il sistema di finestre distributive: potrebbero insomma essere introdotte delle regole che impediscono che i film escano sia al cinema che online. Wang Xiaohui, vice ministro del dipartimento della propaganda e direttore dell'amministrazione nazionale del cinema, ha spiegato che le finestre violate durante l'emergenza verranno riapplicate. Fino ad ora, in Cina le finestre distributive non sono mai state regolamentate ufficialmente: solitamente si decide caso per caso, a seconda degli incassi dei film e di accordi preesistenti. In media, comunque, le finestre sono di circa 28 giorni.