The Revenant: il regista spiega perchè sono necessari nove mesi di riprese

Alejandro González Iñárritu ha spiegato perchè per The Revenant sono necessari nove mesi di riprese

Redattore per badtaste.


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L'avventura di Alejandro González Iñárritu nel mondo dello sperimentale prosegue, dopo Birdman, con The Revenant, nuova pellicola con un cast d'eccezione composto da Leonardo DiCaprio, Will Poulter, Domhnall Gleeson e Tom Hardy.

In un'intervista con Deadline il regista messicano ha spiegato di aver lottato duramente per ottenere la possibilità di girare il film in sequenza e, con l'aiuto del direttore della fotografia da premio Oscar Emmanuel Lubezki, esclusivamente con luce naturale.

Non è un caso, quindi, che la produzione stia andando avanti da parecchi mesi:

Non finiremo prima di fine aprile o maggio, perchè giriamo davvero per poche ore al giorno. Ma è stato chiaro fin dall'inizio che avremmo avuto piccoli momenti preziosi un po' alla volta: era uttto programmato. Questo non solo per creare più intensità, ma anche per le condizioni climatiche. Stiamo girato in paesaggi così remoti che per raggiungerli impieghiamo il 40% della giornata. Quei posti, però, sono così meravigliosi e potenti che sembrano immacolati, mai toccati dall'uomo, ed è ciò che ho sempre voluto. C'è poca luce qui in inverno, e non usiamo luce artificiale. Ogni singola sequenza ci mette a dura prova, da un punto di vista emotivo e tecnico. Mi sono messo di nuovo nei guai, lo so, ma faccio del mio meglio.

Il film uscirà a Natale distribuito dalla 20th Century Fox.

Tratto dal romanzo di Michael Punke e adattato per il grande schermo da Mark L. Smith e Inarritu, The Revenant racconta la storia Hugh Glass, un pioniere che, nel 1820 durante una spedizione a caccia di pellicce, venne gravemente ferito da un orso. Pagò così due uomini perché stessero con lui per aiutarlo a guarire, ma i due, sicuri che l’uomo sarebbe morto a causa delle ferite riportate, lo derubarono e lo abbandonarono a se stesso. Rimasto solo e senza armi per difendersi, Glass riuscì a riprendersi e a percorrere oltre 300 chilometri in mezzo al nulla per raggiungere la zona civilizzata più vicina e ottenere vendetta. Quella di Glass resta ad oggi una delle imprese più estreme mai compiute da un essere umano.

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