Reshoot in vista per l'epilogo di Harry Potter

Rupert Grint ha rivelato che sono previste alcune riprese aggiuntive a King's Cross per Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II: l'epilogo della saga verrà rigirato, o sono semplici pick-up? E poi: altre recensioni e una nuova clip dalla Parte I!

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Fonte: Mugglenet, RupertGrint.net, varie

Durante il press junket per Harry Potter e i Doni della Morte: parte I (di cui qui sono disponibili i file audio), Rupert Grint si è lasciato sfuggire che a metà dicembre sono previste riprese aggiuntive per l'Epilogo della Parte II.

Come ricorderete, l'Epilogo è stato filmato lo scorso maggio alla stazione di King's Cross (tutte le foto in questi articoli: 1 | 2 | 3 ). Grint ha spiegato che "gli studios avevano l'impressione che il materiale girato finora non facesse giustizia al libro, perché troppo frettoloso". Le riprese, ha aggiunto Emma Watson, erano state "molto stressanti".

Difficilmente quindi si tratterà di un reshoot completo, quanto piuttosto di semplici riprese di pick-up. In ogni caso, gli attori che da mesi erano convinti di aver terminato definitivamente le riprese dovranno invece tornare sul set (e con lunghe ore di trucco!). Cast e troupe non torneranno a King's Cross, ma gireranno direttamente ai Leavesden Studios.

Intanto, a sei giorni dall'uscita della Parte I nelle sale, sono disponibili una nuova clip (Kreacher e il medaglione) e un nuovo backstage, che potete vedere qui sotto, e alcune nuove recensioni di Variety, Empire e ComingSoon, che trovate subito sotto i video.

Variety:

David Yates ha dato vita al film più magniloquente, e dalla struttura più libera, tra quelli visti finora nella saga: a tratti noioso e a tratti appassionante, e soffuso da un profondo senso di solitudine e perdita. Arrivato fin qui, il fan fedele non si lascerà scoraggiare dal tenore angosciante e inconclusivo della Parte I, che promette un finale davvero spettacolare. E' chiaro che non c'era modo di rendere giustizia al romanzo senza dividerlo in due film. Al di là dei vantaggi commerciali, c'è semplicemente troppa storia da raccontare, benché lo sceneggiatore Steve Kloves attui la sua consueta, giudiziosa potatura su quello che è probabilmente il romanzo più ribelle della Rowling: un racconto epico, un thriller di grande tensione che porta la sua complessa mitologia a un finale complicato ma soddisfacente.

Di conseguenza, e forse non per colpa sua, il film di Yates sembra a tratti vacillare sotto il peso delle spiegazioni. Ma il fulcro emotivo del film è una sezione relativamente statica durante la quale i nostri eroi cercano rifugio nei boschi, e l'amicizia inizia a traballare... E' un interludio asciutto, deprimente, segnato da un forte senso di isolamento, che potrà annoiare qualche spettatore, ma permette a Radcliffe, Grint e Watson di fare sfoggio di bravura.

In effetti Yates ottiene i risultati migliori non con i duelli tra maghi o con le dolorose visioni di Harry (e ce ne sono molte), ma con i silenzi prolungati e i momenti di privilegiata intimità: una scena molto bella, quella in cui vengono spiegati i Doni della Morte, fa uso di un'animazione molto diversa da tutto ciò che si è visto finora in questi film.

Empire:

C'è una quest principale (trovare e distruggere gli Horcrux) e una sotto-quest (trovare e riunire tre Doni della Morte)... a volte sembra che ci siano più MacGuffin che personaggi. JK Rowling ha avuto il lusso di centinaia di pagine in cui spiegare tutto; ma nel film, c'è da rimpiangere la semplicità del Signore degli anelli, in cui bisognava solo gettare un anello in un vulcano.

Comingsoon:

La prima metà del film è quantomeno accettabile, molto diversa dai film precedenti ma senza allontanarsi troppo dal tono consueto, malgrado l'assenza di Hogwarts. E' un film composto da sezioni ben distinte, in gran parte dedicate a preparare l'inevitabile guerra tra Voldemort e l'Ordine; ma a volte questo tema è lasciato da parte per concentrarsi sui rapporti fra i tre protagonisti che cercano gli Horcrux, e per cercarli si infiltrano nel Ministero della magia: ed è questa la parte migliore del film.

Fuggiti per un pelo dal Ministero, i tre si ritrovano in fuga, permettendoci di visitare ogni sorta di panorama mozzafiato e ambiente pittoresco: e a questo punto il film diventa un mix tra Il codice Da Vinci e The Road. D'altronde, un triangolo amoroso tra giovani ambientato nei boschi potrà tornare vagamente familiare, e il paragone con un altro franchise fantasy che cerca di rubare la scena a Harry Potter è svolto con una battuta abbastanza banale e goffa.

Yates non è precisamente un cineasta visionario: è un artigiano capace di far funzionare il romanzo sullo schermo. Compie qualche scelta interessante, come raccontare le origini dei Doni della Morte con un'originale animazione in CG, e per la maggior parte realizza un bel film, che costruisce con sapienza la tensione di questo nuovo ordine mondiale in cui i maghi oscuri sono allo sbaraglio e nessuno è al sicuro. Un momento molto potente ed efficace è quando i tre ragazzi ascoltano la lista delle persone morte per mano dei Mangiamorte. Più cupo dei precedenti, questo film è piuttosto intenso e forse troppo spaventoso per i bambini, in particolare a causa del boa constrictor di Voldemort. D'altro canto, i fan apprezzeranno alcuni dettagli, come la possibilità di vedere per la prima volta i genitori di Hermione.

Il trailer prometteva molta più azione, ma il ritmo concitato della prima mezz'ora inizia a rallentare man mano che il film prosegue. Ciascuna delle sezioni funziona bene per conto suo, ma il film nel complesso lascia qualcosa a desiderare. Non si vede bene la necessità di dividerlo in due parti e riempirlo con tutte queste spiegazioni superflue e riprendendo il tema del triangolo amoroso che avevamo già analizzato nei film precedenti. Visto quanto poco succedeva nel Principe Mezzosangue, che già sembrava preparatorio a questo gran finale, doversi vedere altre due ore e mezza interlocutorie, di preparazione al finale - che non vedremo fino a luglio - è un po' deludente.

I problemi di ritmo sembrano causati dal tentativo di mantenersi fedeli al libro; ma a un certo punto, la solidità di un film che si reggesse sulle proprie gambe avrebbe dovuto avere la priorità.

Harry Potter e i Doni della Morte: parte I uscirà il 19 novembre 2010, e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II il 15 luglio 2011. Maggiori informazioni sui film nella scheda 1 e nella scheda 2.

 

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