Il regno del pianeta delle scimmie: la spiegazione del finale, svelata la versione alternativa

Il regno del pianeta delle scimmie è arrivato finalmente al cinema: cosa succede nel finale?

Redattore per badtaste.


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Il regno del pianeta delle scimmie è arrivato finalmente al cinema ridando linfa vitale alla saga dopo The War - Il pianeta delle scimmie.

Ambientata 300 anni dopo la morte di Cesare, la storia questa volta si concentra su Noa e il suo desiderio di riportare la sua famiglia a casa dopo la cattura da parte di un clan di scimmie nemico capitanato da Proximus. Sul suo cammino si imbatte Mae, un'umana che vuole raggiungere la stessa destinazione di Noa per motivi inizialmente ignoti.

Dopo che Noa e Mae vengono catturati da Proximus, vengono condotti al suo quartier generale sulla costa, dove scoprono che Proximus sta radunando clan e scimmie per un motivo: aprire il gigantesco portone di un edificio blindato. Scopriamo poi che l'edificio non è un altro che un bunket militare statunitense dove il governo si è rifugiato dopo la diffusione del virus che ha distrutto l'umanità. Noa e Mae mettono in moto un piano non solo per entrare nell'edificio, ma anche per abbattere la diga che protegge il posto e allagare tutto per evitare che Proximus metta le mani sulle grossa quantità di armi contenuta al suo interno. Una volta dentro, scopriamo quali fossero le vere intenzioni di Mae: mettere le mani su una chiave satellitare.

Spalancati i cancelli dall'interno, Mae e Noa si ritrovano davanti Proximus e i suoi scagnozzi e la ragazza decide di far saltare gli esplosivi posizionati la notte precedente nonostante la zona sia popolata di scimmie (sia del clan di Noa che di Proximus). Lei si mette in salvo, poi l'acqua come previsto inizia a inondare il posto, causando la morte di molti fidati di Proximus, mentre i componenti del clan di Noa - che sono abili scalatori - riescono a mettersi in salvo raggiungendo il tetto.

Una volta in cima, Proximus e Noa si scontrano e Noa ha la meglio dopo aver intonato il canto della sua gente richiamando le aquile. Queste feriscono gravemente Proximus che finisce per cadere dal tetto dritto in acqua, ponendo ufficialmente fine al suo regno.

Nel finale Noa riporta come promesso il suo clan a casa e poi si ricongiunge con Mae. Dopo della tensione iniziale, i due si salutano e verso la fine del dialogo scopriamo che Mae stava brandendo una pistola dietro di sé.

Le scene finali ci mostrano in un montaggio alternato Noa che fa vedere ai suoi compagni il telescopio puntato verso il cielo (visto a inizio film) e Mae che porta la chiave satellitare in un bunker presidiato da esseri umani dotati ancora di parola e intelletto. Alla guida troviamo un personaggio interpretato da Dichen Lachman che, dopo aver inserito la chiave e aver azionato dei satelliti, riesce a mettersi in contatto con altri sopravvissuti: non sono soli.

Il finale alternativo

Freya Allen ha raccontato durante un'intervista con THR che la pellicola aveva inizialmente un altro finale:

La scena era diversa, inizialmente la vedevamo che puntava la pistola verso Noa, ma lui le dava le spalle. Quindi pensavi: "Oddio, gli vuole sparare?". Mae piangeva, anche lei pensava: "Lo devo fare?", ma poi decide di non farlo. Non appena sente il nome di Raka pronunciato da Noa, abbassa la pistola.

In fase di montaggio hanno volto rendere la cosa più subdola, e sinceramente lo preferisco. È molto più brillante e ti permette di pensare di più. A volte non è necessario che le cose siano così ovvie, a volte è meglio porsi domande simili: Mae era andata lì per ucciderlo? O era una precauzione? Sta al pubblico deciderlo adesso, perché inizialmente era diverso.

Nella scena che ho girato, Mae era andata lì per ucciderlo perché lui le faceva paura. La sa intelligenza la spaventava. Mae non voleva ucciderlo, ma sentiva di doverlo fare, ma poi non riesce. Ha fatto cose brutali, ma non riesce a sparare. Perciò diventa un addio molto commovente, con una tragica fatalità rimandata.

Ha poi aggiunto:

So che i produttori erano nervosi di mostrarmi la scena perché erano preoccupati che l'avrei presa male, ma è stato l'opposto. L'ho trovata una scelta brillante, solitamente al montaggio rendono le cose fin troppo ovvie. "Puoi aggiungere questa battuta? Possiamo aggiungere questo? Questo non è chiaro, questo non è chiaro". Pensano sempre che gli spettatori siano idioti o che tutto debba essere spiegato per filo e per segno. Perciò adoro il fatto che in realtà lo abbiano lasciato più aperto, permettendo al pubblico di chiedersi: è andata lì per ucciderlo o era una precauzione? Non si sa.

Il regno del pianeta delle scimmie è al cinema in Italia dall’8 maggio. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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