Red Sonja: la regista Jill Soloway paragona l'eroina al Cavaliere Oscuro e Deadpool

La regista Jill Soloway paragona Red Sonja al Cavaliere Oscuro e a Deadpool, e rompe il silenzio sul film che dirigerà per la Millennium Films

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Qualche settimana fa è stato annunciato che Jill Soloway rimpiazzerà Bryan Singer alla regia del nuovo adattamento cinematografico di Red Sonja, da anni in sviluppo presso la Millennium Films.

Ora la creatrice di Transparent rompe per la prima volta il silenzio sul progetto, parlandone in un'intervista su Deadline:

Posso divertirmi veramente molto con questo personaggio. La vedo un po' come la prima supereroina cazzuta. Una specie di Batman nel Cavaliere Oscuro, oppure di Deadpool. Il mondo dei supereroi sta cambiando moltissimo, non vedo veramente l'ora di spingermi ai confini non solo di ciò che ho scritto e diretto finora, ma proprio di questo genere cinematografico.

La Soloway non si è comunque potuta sbilanciare più di tanto a riguardo:

Non vedo l'ora, sono esaltatissima. Mi hanno anche chiesto di scrivere il film, che poi è il mio sogno. So che sembra un progetto completamente agli antipodi rispetto a Transparent, ma per me è praticamente la stessa cosa. Ho sempre detto che mi sarebbe piaciuto lavorare a dei progetti che curassero la divisione femminile presente nella nostra cultura, l'idea cioè che le donne vengano piazzate nel ruolo di moglie, di brava ragazza, di cattiva ragazza, di Chalie's Angels o di protagonista di Sex and the City. Il concetto è che le donne vengono rinchiuse in concetti che le definiscono, piccole fette di ciò che possono veramente essere. Tutto il mio lavoro ruota attorno al fatto che l'umanità cerca una sorta di divinità femminile, ponendosi domande esistenziali. Quindi, per me trasferire tutto questo nel mondo di Red Sonja è assolutamente naturale, perché è una supereroina completamente diversa dalle altre. Non è qualcosa di "tipico".

RED SONJA: IL FILM PRIMA CHE ARRIVASSE NELLE MANI DI JILL SOLOWAY

Ricordiamo che a fine gennaio, nonostante l’esplosione di nuove polemiche intorno alla figura di Bryan Singer avvenuta giusto all’indomani delle cinque nomination agli Oscar ricevute da Bohemian Rhapsody, Avi Lerner, boss della mini major Millennium, affermava di voler continuare a collaborare con il regista. Ma le cose sono cambiate il mese successivo, quando le vendite del lungometraggio all’European Film Market di Berlino erano state sospese. La Millennium aveva così preso le distanze da Singer, non riuscendo a trovare un distributore per il mercato domestico.

Ora la pellicola torna sulla cresta dell’onda: è dal 2008 che la Millennium cerca di portarlo sullo schermo (dopo il celebre film con Brigitte Nielsen e Arnold Schwarzenegger uscito nel 1985). All’epoca doveva essere diretto da Douglas Aarniokoski, con Robert Rodriguez alla produzione e Rose McGowan come protagonista. Nel 2011 Megan Fox era in lizza per la parte, poi toccò a Simon West interessarsi alla regia, con Amber Heard come protagonista. Nel 2015 Christopher Cosmos ha riscritto la sceneggiatura, nel 2018 Singer è stato annunciato come regista.

Il casting inizierà molto presto. Vi terremo aggiornati!

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