Red: la regista spiega perché poteva funzionare solo come film d'animazione

Domee Shi, regista di Red, spiega perché il film Pixar poteva funzionare solo tramite l'animazione e racconta come è nata l'idea per la storia

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Red

In un'intervista con The Hollywood Reporter, Domee Shi, regista-sceneggiatrice del film Pixar Red (LEGGI LA RECENSIONE), ha raccontato come è nata l'idea della pellicola e perché questa non avrebbe funzionato in un altro modo se non tramite l'animazione. La storia vede come protagonista Mei Lee, un'adolescente che vive a Toronto e scopre che, quando si emoziona, si trasforma in un grande panda rosso.

Red, dalla forte componente autobiografica, riprende il discorso madre-figlia affrontato dalla regista nel corto Bao, la cui idea nasce:

Dal cercare di capire e di immedesimarsi in mia madre che era rimasta senza figli in casa. [...] Dopo aver girato il film, mi sono resa conto che avevo ancora molte cose da chiarire nel nostro rapporto (il cortometraggio durava solo otto minuti!), quindi se avessi voluto fare un lungometraggio, avrei voluto rivisitare quel momento chiave della mia vita in cui io e mia madre abbiamo iniziato a essere più in disaccordo: l'adolescenza.

Così ho realizzato Red, il mio tentativo di fare un lungometraggio per la mia tredicenne che vive gli alti e bassi della crescita. Volevo dirle che è perfettamente normale sentirsi a volte come una bestia ormonale, essere arrabbiata con la mamma, essere sciocca, eccitata, disordinata… Va tutto bene!

In quest'orizzonte dunque, l'animazione era dunque l'unica via possibile da percorrere:

Mi viene costantemente ricordato che l'animazione è uno strumento così potente e coinvolgente. Ci aiuta a elaborare argomenti complessi che potrebbero essere troppo duri o crudi da digerire attraverso il cinema in live-action. È un linguaggio universale che raggiunge persone di tutte le età. Potrebbe essere difficile parlare della pubertà, della separazione o dei traumi intergenerazionali con i membri della propria famiglia, ma è facile sedersi a guardare un film d'animazione e provare insieme quelle emozioni quotidiane e umane.

Certo, mia madre non è un gigantesco panda rosso che si scatena per la città, schiacciando auto e terrorizzando la boy band più in voga del mondo. E nemmeno io ho sempre il controllo sulle mie emozioni: il panda che c'è in me viene fuori in molti momenti inopportuni. Ma il mio amore per il disegno mi ha permesso di elaborare questi sentimenti in modo divertente e costruttivo. E, per estensione, dirigere un film d'animazione mi ha permesso di giocare con dei computer molto belli e costosi per raccontare la mia magica storia di pubertà, in modo che anche gli altri possano imparare qualcosa su se stessi e sui loro genitori. E dopo aver visto Red, forse gli altri spettatori non lasceranno che gli anni della pubertà ci condizionino più di tanto, perché nonostante ci abbiano plasmato, non durano poi così tanto, no?

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

Cosa ne pensate delle parole della regista sul film Pixar Red? Lasciate un commento!

FONTE: THR

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