Recensione - FIFA Euro 2012 - Polonia & Ucraina

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Recensito l'add on per FIFA 12 che ci porta dritti nel cuore dei campionati europei 2012

Puntuale come solo i grandi mestieranti sanno essere, anche quest’anno arriva il gioco ufficiale degli Europei 2012 marchiato EA. Al contrario dell’ultimo decennio, però, quest’anno l’azienda di Redwood ha deciso di sperimentare un sistema di distribuzione nuovo, eliminando la classica edizione pacchettizzata e rivolgendosi invece al Marketplace di XboxLive e al Playstation Store. Questa scelta ha portato a due conseguenze fondamentali, la prima è un deciso abbattimento dei costi, UEFA Euro 2012, infatti, costa 19,90 euro, un prezzo molto basso se pensiamo al prezzo medio di uno titolo sportivo, la seconda è l’obbligo di possedere FIFA 12 per poter installare le squadre e le modalità aggiuntive. Questa decisione, in parte, limita l’indipendenza del titolo, ormai del tutto legato al “fratello maggiore”, dall’altra però permette ai giocatori di vivere un’esperienza più completa, riunendo in un solo titolo sia FIFA 12 che lo spin off dedicato agli europei.  Scegliere di non far uscire un gioco dedicato, inoltre, ha delle ricadute anche dal punto di vista del gameplay, se negli scorsi anni, i titoli legati alle competizioni internazionali servivano ad EA Sports per sperimentare alcune innovazioni o, addirittura, vere e proprie rivoluzioni copernicane del gameplay (basti vedere il passaggio da FIFA 08 ad EURO 2008), stavolta gli sviluppatori hanno deciso di non andare a ritoccare il cuore simulativo del titolo, preferendo esprimersi con alcune nuove modalità e, naturalmente, aggiornando tutte le rose nazionali e gli stadi alla prossima competizione.Com’é ovvio si potrà affrontare il campionato europeo con una qualsiasi delle formazioni UEFA disponibili in maniera piuttosto classica, oppure affrontare il torneo tramite una nuova modalità di gioco chiamata “spedizione” in cui, dopo

aver creato una squadra, per forza di cose abbastanza scarsa, dovremo farci strada attraverso i gironi (all’inizio composti solo da nazionali minori, come quella belga, o quella svizzera), arrivando fino all’agognato trofeo continentale. Durante la progressione, di vittoria in vittoria, ci verranno proposti vari “premi”, come nuovi giocatori da inserire in formazione, ovviamente tutti commisurati all’importanza delle nostre vittorie. Per quanto l’idea di costruire un team vincente dal nulla (noi, da bravi nerd, l’ab

biamo chiamato Newppy, con Oliver Hutton/Tsubasa come prima punta), sia intrigante, il gioco non offre nulla di realmente nuovo a chi ha già masticato FIFA 12 in tutte le salse. Qualche divertimento in più arriva dalle nuove “sfide”, in cui ci sarà richiesto di reinterpretare famosi match del passato cercando di portare a casa determinati risultati e nell’integrazione social con i risultati dei futuri match reali, infatti, quando inizieranno gli Europei, il gioco sarà totalmente aggiornato per seguire l’andamento esatto della competizione, distribuendo nuovi punti e gadget agli appassionati che militano nello EA Sports Club.

Per il resto non c’è moltissimo, Euro 2012 si configura come un add on interessante per chi ama davvero molto i titoli calcistici e non riesce a fare a meno delle competizioni più aggiornate. Tutti gli altri troveranno un DLC divertente ma non troppo profondo, in cui EA ha preferito sperimentare nuove formule ludiche più che modificare troppo una struttura di gioco già quasi perfettamente bilanciata. 
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