Quentin Tarantino spiega che "Sharon Tate non è più definita dal suo omicidio" grazie a C'era una volta a Hollywood
Quentin Tarantino ha parlato del perché era così importante raccontare la storia di Sharon Tate, interpretata da Margot Robbie nel film
LEGGI ANCHE - Tutto quello che ha detto Quentin Tarantino da Joe Rogan
Il regista spiega:
La prima volta che ho davvero avuto la consapevolezza di Sharon Tate è stato proprio nel 1969, ma prima dell'omicidio perché i miei genitori mi portarono a vedere "Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm" [...] Ricordo di aver avuto questa cotta immediata perché era davvero molto bella. Nel film interpretava questa goffa imbranata ed era davvero divertentissima. Faceva esplodere di risate la sala. Mi ricordo benissimo quella proiezione, tutte le gag che faceva e il pubblico che impazziva [...] Trovo davvero orribile che venga definita dal suo omicidio tanto che una delle cose che mi rendono più orgoglioso del mio film è che, penso, non sia più necessariamente così. Non è più definita dal suo status di vittima [...] Credo che la gente sia rimasta davvero intrigata dalla performance di Margot Robbie nel film. È come se avessero guardato la vera Tate. Hanno ottenuto un'idea di lei, se guardi quegli special sulla storia di Manson diventano davvero strazianti perché ora lei significa qualcosa per te e non è più semplicemente una statistica.