Quentin Tarantino s'infuria durante un'intervista a Channel 4!

Il regista americano, in Inghilterra per promuovere la sua ultima opera Django Unchained, perde le staffe in seguito a una domanda sul rapporto fra cinema e violenza reale... 

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"Metto le tue chiappe a sedere e ti faccio stare zitto".

Risponde così Quentin Tarantino al giornalista di Channel4 Krishnan Guru-Murthy dopo che questi aveva spostato l'argomento della discussione sulla correlazione fra film violenti e violenza nella vita reale.

Il regista, in Inghilterra per la promozione di Django Unchained, non ha tollerato il quesito e la discussione è degenerata con un Tarantino sempre più innervosito e infastidito.

Il video è disponibile su YouTube e lo potete visionare direttamente in calce. Dato che sono presenti i sottotitoli automatici in italiano azionabili tramite la barra di controllo inferiore del player non vi anticipiamo nient'altro circa il suo contenuto.

Django Unchained sarà nei cinema dal prossimo 17 gennaio.

Ecco la sinossi:

Ambientato nel Sud degli attuali Stati Uniti, due anni prima dello scoppio della Guerra Civile, DJANGO UNCHAINED vede protagonista il premio Oscar® Jamie Foxx nel ruolo di Django, uno schiavo la cui storia brutale con il suo ex padrone, lo conduce faccia a faccia con il cacciatore di taglie di origine tedesca, il Dott. King Schultz (il premio Oscar® Christoph Waltz).

Schultz è sulle tracce degli assassini fratelli Brittle, e solo l’aiuto di Django lo porterà a riscuotere la taglia che pende sulle loro teste. Il poco ortodosso Schultz assolda Django con la promessa di donargli la libertà una volta catturati i Brittle – vivi o morti.

Il successo dell’operazione induce Schultz a liberare Django, sebbene i due uomini scelgano di non separarsi. Al contrario, Schultz parte alla ricerca dei criminali più ricercati del Sud con Django al suo fianco. Affinando vitali abilità di cacciatore, Django resta concentrato su un solo obiettivo: trovare e salvare Broomhilda (Kerry Washington), la moglie che aveva perso tempo prima, a causa della sua vendita come schiavo.

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