Quentin Tarantino odia gli avvisi sui contenuti offensivi messi prima dei film
Quentin Tarantino spiega di detestare i disclaimer posti prima di un film che avvisano circa la possibile presenza di "materiale offensivo"
Dalla Francia, e da un'intervista rilasciata al quotidiano Libération, Quentin Tarantino continua a far parlare di sé, dopo la sua Cinema Speculation tenutasi a Cannes della quale vi abbiamo fornito un corposo resoconto integrale.
Il regista di Pulp Fiction e Bastardi senza gloria dice:
Rigetto in toto la parola 'offeso'. Chiunque può sentirsi offeso da qualsiasi cosa. Onestamente, penso che nella maggior parte dei casi - anche se ci sono senza dubbio delle eccezioni - dire di essere 'offesi' da un film sia la prima reazione di una mente molto limitata. 'Non mi è piaciuto e ecco perché, blah, blah, blah...' Ma, ragazzi, sentirsi addirittura offesi? L'arte non è un'offesa. E, anche se in casi rari posso capirlo, è semplicemente ridicolo sentirsi offesi dal contenuto di un film.
C'è un film uscito negli ultimi dieci anni - non lo nomino - che mi ha veramente offeso. Ma più ci pensavo, più mi rendevo conto che era un mio problema. Era un mio fo**utissimo problema. L'ho trovato un film razzista. Volevo picchiare il regista. Penso tutt'oggi che sia un film razzista. Ma è solo un film, ragazzi!
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FONTE: Libération