Quentin Tarantino produrrà il suo decimo e ultimo film in California: "Non c'è niente di simile al girare a casa mia"
Quentin Tarantino girerà The Movie Critic in California: al film è stato assicurato anche un ingente incentivo fiscale dal Golden State...
Il decimo e ultimo film di Quentin Tarantino verrà girato in California: lo stato ha anche assicurato alla pellicola dell'acclamato regista e sceneggiatore un notevole incentivo fiscale sotto forma di tax credit, pari a ben 20.213.000 milioni di dollari.
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Amo girare in California. È qui che ho iniziato a dirigere film ed è giusto che io giri la mia ultima pellicola nella capitale mondiale del cinema. Non c'è niente di simile al girare un film nella mia "città natale" (è, chiaramente, un'affermazione allegorica: è difatti nato a Knoxville, ma è chiaramente LA la città che l'ha plasmato, come persona e come autore ndr.). Le troupe sono le migliori con cui abbia mai lavorato e le location sono incredibili. I produttori ed io siamo entusiasti di realizzare il mio decimo film a Los Angeles.
Anche il suo precedente lavoro girato a Los Angeles, C'era una volta a Hollywood, aveva ricevuto un importante tax credit di 18 milioni di dollari, garantendo poi un notevole indotto nella creazione di posti di lavoro e spese effettuate nell'area.
Cosa sappiamo sull'ultimo film di Quentin Tarantino
L’ultimo film di Quentin Tarantino sarà The Movie Critic. Sarà incentrato su un critico cinematografico negli anni settanta del secolo scorso, ma non si tratterà di Pauline Kael, celeberrima critica del New Yorker. Semmai, sarà incentrato su un uomo che scriveva per un magazine pornografico (l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un certo Jim Sheldon, che scriveva su Hollywood Press). L’anno è il 1977, lo stesso in cui uscì Rolling Thunder, sarà ambientato in California e sarà basato su “la vita di un uomo realmente esistito, ma che non fu mai realmente famoso, e che scriveva recensioni cinematografiche per un magazine pornografico”. Tarantino leggeva quella rivista quando, da giovane, si occupava di caricare i distributori di magazine. Non vuole rivelare il nome della testata, ma spiega che nel suo film si chiamerà The Popstar Pages: “Se leggevi quella rivista, sapevi chi era quel critico. Si occupava di film mainstream, non era la prima penna della rivista ma era la riserva. Penso fosse molto bravo, era estremamente cinico. Le sue recensioni erano una via di mezzo tra il primo Howard Stern e quello che sarebbe stato Travis Bickle (il personaggio di DeNiro in Taxi Driver) se fosse stato un critico. Pensate a quello che scriveva sul suo diario. Ma questo critico era molto, molto divertente, ed era sboccato: scriveva parolacce, utilizzava epiteti razziali. Ma era davvero divertente. Mamma mia quanto era volgare!”.
Non sappiamo ancora chi si occuperà della produzione e della distribuzione anche se, visti i precedenti, non è da escludere che possa trattarsi della Sony.
FONTE: Deadline