Punisher contro i poliziotti che usano il suo simbolo, Gerry Conway ringrazia la Marvel

Punisher affronta l'idolatria da parte delle forze dell'ordine, mentre Zemo dà vita a un nuovo super gruppo

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Spoiler Alert
Punisher #13, anteprima 01

L'altro ieri è arrivato sugli scaffali delle fumetterie statunitensi Punisher #13, albo firmato da Matthew Rosenberg (Uncanny X-Men) e Szymon Kudranski (Doctor Strange: Damnation).

In questa storia, Frank Castle affronta uno dei temi che da un po' di tempo a questa parte lo vedono al centro di diverse discussioni sul web: la scelta di alcune forze dell'ordine e militari del mondo reale di adottare il suo simbolo di vigilante, con alcuni agenti e soldati che hanno scelto di inserirlo sulle vetture di servizio.

Nonostante dovrebbe essere chiaro il rapporto tra legge e giustizia, finzione e verità, così come la differenza tra un uomo che agisce in modo violento per vendicare la sua famiglia e chi ha fatto giuramento di "servire e proteggere" il prossimo facendo in modo che le leggi vengano rispettate, la diatriba è arrivata fino alle pagine della serie Marvel, veicolata da un incontro/scontro tra il Punitore e due poliziotti suoi grandi fan.

Nel corso del dialogo, gli agenti affermano di appoggiare attivamente i metodi del vigilante e gli mostrano un adesivo raffigurante il suo inconfondibile stemma, applicato sulla loro volante. Per tutta risposta, Castle strappa l'effige e spiega loro con la durezza che lo contraddistingue la sua posizione a riguardo:

Lo dirò una volta sola. Non siamo uguali. Avete fatto giuramento di difendere la legge. Aiutate le persone. Ho rinunciato a tutto ciò molto tempo fa. Voi non fate ciò che faccio io. Nessuno lo fa. Volete un esempio da seguire? Il suo nome è Capitan America, e sarebbe felice di avervi con lui.

Ovviamente, i due non reagiscono bene, e si congedano da Frank Castle dicendogli che ha perso degli alleati a New York.

Vi ricordiamo che, nel passato recente, anche il co-creatore del personaggio, lo sceneggiatore Gerry Conway, ha trattato in prima persona questo tema dimostrandosi molto critico nei confronti delle forze di polizia che si dichiarano idealmente vicine a Castle. Lo stesso scrittore ha decisamente approvato quanto andato in scena sulle pagine dei fumetti, twittando:

Conway - Sono fiero dei ragazzi della Marvel e di Matthew Rosenberg per averlo reso chiaro e ufficiale.

Punisher #14, copertina di Greg Smallwood

Per quanto riguarda il resto dell'albo, segnaliamo che il Generale Zemo ha riunito un nuovo gruppo di Thunderbolts, che farà da ponte tra l'esercito delle Nazioni Unite e il V.I.G.I.L., istituito dallo storico nemico di Daredevil.

La formazione sarà composta da: Ghost, Moonstone, Fixer, l'Uomo Radioattivo e Mosaico, l'unico a non aver mai fatto parte dei T-Bolts. Com'è noto, in passato ci sono stati diverse iterazioni del super gruppo; l'ultima, in ordine di tempo, è stata protagonista di una serie omonima poco prima del megaevento Secret Empire.

Al momento non ci è dato sapere se i nuovi "lupi travestiti da agnelli" saranno all'opera unicamente su questa testata, seguendo gli ordini di Zemo e cacciando Frank Castle, oppure si muoveranno anche verso altri lidi, magari come protagonisti di una loro pubblicazione.

In chiusura, vi presentiamo la sinossi del prossimo numero della serie, Punisher #14, in uscita il 7 agosto negli Stati Uniti:

La battaglia di Zemo contro il Punisher colpisce le strade di Manhattan! Si tratta di una guerra senza esclusione di colpi... proprio quelle che piacciono a Frank. Qualcuno ha portato dei rinforzi per lui, ma il Punitore non lavora bene con gli altri...

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Fonti: CBR | Comicbook

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