[E3 2014] Provato - Sniper Elite 3

Abbiamo testato durante l'E3 2014, Sniper Elite 3, nuovo episodio della serie dedicata ai cecchini di Deep Silver

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La serie Sniper Elite, fin dal suo primissimo episodio, è sempre stata considerata una sorta di mosca bianca nel genere degli shooter in quanto ha scelto una via decisamente diversa rispetto ai suoi concorrenti, molto più improntata sulle dinamiche stealth che su sparatorie ignoranti all'ultima pallottola. Questo Sniper Elite 3 non sembra assolutamente far differenza ed anzi continua dritto per la sua strada, consolidando e confermando le ottime dinamiche che lo hanno portato al successo. Durante il secondo giorno di E3 abbiamo avuto modo di mettere mano ad una versione pressoché definitiva del gioco, che ricordiamo uscirà alla fine di giugno anche in Europa: scoprite quindi insieme a noi tutte le novità del nuovo prodotto di Rebellion Developers.

Sniper Elite III - screenshot

Novità assoluta di Sniper Elite 3 è l'ambientazione in cui si svolgerà l'avventura: niente più Europa bensì Africa, in quello che è a tutti gli effetti un prequel agli eventi di Sniper Elite e Sniper Elite V2. Il cambio di location porta con sé novità considerevoli anche dal punto di vista del gameplay. Il gioco si svolge infatti in aree molto più grandi rispetto a prima, offrendo al giocatore un level design più complesso e vario. Questo significa che le missioni potranno essere portate a termine in molteplici maniere, l'una completamente diversa dall'altra, regalando all'utente una certa varietà di fondo, cosa che non fa mai male. Parlando nel dettaglio delle meccaniche stealth, il pers

"il personaggio principale dovrà muoversi all'interno delle ambientazioni cercando di non farsi assolutamente notare dai vari nemici, freddandoli quindi nelle maniere più convenienti"

onaggio principale dovrà muoversi all'interno delle ambientazioni cercando di non farsi assolutamente notare dai vari nemici, freddandoli quindi nelle maniere più convenienti. Il fucile da cecchino sarà il nostro migliore amico, ma questo non significa che ci verrà proibito di utilizzare la pistola con silenziatore, la mitragliatrice o le granate. Logicamente queste armi espongono molto di più il giocatore ad eventuali attacchi nemici, ma a volte sarà indispensabile utilizzarle per venire a capo di quella o quell'altra situazione. Molto buono il sistema per distrarre gli avversari, che consisterà nel gettare una pietra o accendere un fioco in modo da attirarli allo scoperto e freddarli agevolmente. Pregevole poi la fisica delle armi, che risulta essere molto più complessa che in un normale TPS ed è influenzata anche da fattori esterni come per esempio la forza del vento. Soddisfacente infine l'intelligenza artificiale, reattiva ed in grado di rispondere adeguatamente alle decisioni prese dall'utente, cosa tutt'altro che scontata in questo genere di giochi.

Il gioco presenta al suo interno inoltre un ottimo sistema di crescita del personaggio, che a seconda della raffinatezza con cui si elimineranno i nemici regalerà al giocatore un maggiore o minore quantitativo di punti esperienza. Questi serviranno per personalizzare il proprio equipaggiamento, in modo da affrontare nel migliore dei modi le varie missioni. Interessante inoltre anche la modalità multiplayer: sarà possibile sia rigiocare le missioni della storia in compagnia di un amico che darsi battaglia all'interno di arene. Considerando però che si tratta di un titolo basato su meccaniche stealth il punteggio dei deathmatch sarà dato non dalle semplici uccisioni bensì da quanto bene queste saranno eseguite, ovvero se non ci si farà notare e se si colpiranno punti particolarmente vitali dell'avversario.

Molto buona la componente grafica, che nonostante la natura cross generation del titolo regala su PlayStation 4 ed Xbox One scenari altamente spettacolari e ottimamente realizzati. Abbiamo infatti che i modelli poligonali di protagonista e nemici sono ben realizzati ed animati, così come le ambientazioni risultano avere una buona complessità strutturale, con numerosi dettagli a schermo. Ciò che ci ha colpito maggiormente è però la direzione artistica, che grazie alle ambientazioni africane ha potuto raggiungere nuove vette qualitative. Da segnalare infine l'ottima killcam, realizzata con una cura quasi maniacale e che riprenderà da vicino i nostri migliori colpi.

Sniper Elite 3 è un titolo che ci ha davvero stupiti: rappresenta infatti un netto miglioramento rispetto ai due precedenti episodi, questo grazie ad ambientazioni molto più vaste e ad una maggiore varietà nelle missioni. Se a ciò ci aggiunte un buon sistema di crescita del proprio personaggio, una modalità multiplayer online ben pensata ed un comparto tecnico accattivante otterrete uno stealth game di tutto rispetto, che probabilmente riuscirà a spiccare nel marasma di TPS tutti uguali l'uno all'altro.

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